"Perché abbiamo bisogno di ‘hacker russi’ se ci sono le fermate degli autobus britannici?"
Quanto accaduto in Inghilterra ha dell’incredibile: documenti classificati del ministero della Difesa britannico contenenti dettagli sul cacciatorpediniere Defender britannico e la possibile reazione della Russia al passaggio della nave da guerra attraverso il Mar Nero, nelle acque territoriali russe al largo della Crimea, sono stati ritrovati a una fermata dell'autobus nel sud dell'Inghilterra, secondo quanto riferito dall’emittente BBC.
La BBC ha affermato che i documenti, quasi 50 pagine in tutto, sono stati trovati "martedì mattina presto in un mucchio fradicio dietro una fermata dell'autobus nel Kent" da un dipendente pubblico, che ha voluto rimanere anonimo.
Il ministero della Difesa ha affermato di essere stato informato la scorsa settimana di "un incidente in cui documenti sensibili della difesa sono stati recuperati da un dipendente pubblico”.
"Il dipartimento prende molto sul serio la sicurezza delle informazioni ed è stata avviata un'indagine. Il dipendente in questione ha segnalato l’accaduto. Sarebbe inappropriato commentare ulteriormente", ha detto un portavoce.
La BBC ha riferito che i documenti, incluse e-mail e presentazioni PowerPoint, riguardavano la nave da guerra britannica Defender, che questo mese ha navigato attraverso le acque al largo della penisola di Crimea, una regione tornata sotto il controllo della Russia dopo un referendum nel 2014.
I documenti confermano che quella britannica è stata una provocazione deliberata per saggiare la risposta della Russia e con l’aspettativa che Mosca potesse rispondere in modo aggressivo all’intrusione nelle proprie acque territoriali.
Inoltre dai documenti si evince che il ministero della Difesa di Londra considerava la missione del cacciatorpediniere della Royal Navy, soprannominata "Op Ditroite", come un "passaggio innocente attraverso le acque territoriali ucraine”. I militari britannici poi credevano di avere una "narrazione forte e legittima" per attraversare l'area contesa e che avere giornalisti a bordo della nave da guerra avrebbe aiutato a fornire una "verifica indipendente" delle azioni della nave. Sempre i documenti ritrovati alla fermata del bus raccontano di due possibile opzioni vagliate dai britannici: nel primo caso, passare vicino alla Crimea - come poi accaduto - per esprimere vicinanza all’Ucraina e ribadire che il governo del Regno Unito non riconosce quelle acque come russe.
La seconda ipotesi prevedeva che il cacciatorpediniere navigasse distante dalla Crimea per evitare il confronto e le tensioni con le autorità di Mosca. Ma i militari britannici hanno ritenuto che così facendo avrebbero potuto dare l’impressione che la Gran Bretagna riconoscesse queste acque come russe.
Reazione dalla Russia
Non si è fatto attendere un commento sulla vicenda dalla Russia. La rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha commentato con il suo solito e inconfondibile stile, il ritrovamento ‘accidentale’ di questi documenti classificati presso una fermata degli autobus nel sud-est dell’Inghilterra.
“Gli 007 non sono più gli stessi” e non sono necessari fantomatici hacker russi per ottenere dati riservati, ha dichiarato la diplomatica di Mosca, aggiungendo che questa è un’ennesima provocazione.
“In effetti, Londra ha dimostrato l'ennesima provocazione e una parte di bugie per insabbiarla. Gli 007 non sono più gli stessi. E ora una domanda per il parlamento britannico: perché abbiamo bisogno di ‘hacker russi’ se ci sono fermate le degli autobus britannici?”.