Presidente della Comunità di Madrid: «Quando ti chiamano fascista, sei dalla parte giusta»
I grandi media liberal, come ad esempio Repubblica, di solito si lanciano in strumentali campagne gridando al pericolo fascista nei confronti di praticamente chiunque non si allinei al pensiero dominante.
Curioso è invece notare come quando qualcuno rivendica apertamente l’appartenenza a questa ideologia, non ne prende le distanze, ma si afferma che essere definita fascista dagli avversari vuol dire che sta operando bene, ci sia invece silenzio assoluto da parte di questi media sempre così solerti nel vedere il fascismo e il pericolo fascista anche dove non c’è.
Questo è il caso di Isabel Diaz Ayuso, politica e giornalista spagnola, Presidente della Comunità di Madrid ed esponente del Partito Popolare. La presidente che governa in coalizione con i fascio-liberisti di Ciudadanos e i franchisti di Vox ha infatti dichiarato in un’intervista televisiva che «quando ti chiamano fascista sai che stai lavorando bene e che sei dalla parte giusta». Ayuso ha anche aggiunto che quello è il «lato giusto della storia».
Perché i liberal italici non hanno manifestato indignazione gridato all’incombente pericolo fascista in Spagna? Il motivo è presto detto: il Partito Popolare Spagnolo è amico degli amici. Appartiene alla famiglia del Partito Popolare Europeo. E’ un partito europeista e intrattiene ottimi rapporti con i fascisti più coccolati dal mondo occidentale: i golpisti venezuelani. La situazione e la reazione sarebbe stata ben diversa se Ayuso fosse stata un’esponente di partito ‘populista’. Allora apriti cielo e campagne antifasciste.