Reuters, disaccordi tra funzionari USA. "Si cerca un pretesto per attaccare l'Iran come fatto da Bush con l'Iraq"
Un rapporto recentemente declassificato sull'Iran ha provocato dispute all'interno dell'amministrazione guidata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
L'agenzia di stampa britannica Reuters, citando cinque fonti che conoscono da vicino la questione, ha riferito, ieri, che funzionari delle agenzie di intelligence e il Dipartimento di Stato americano hanno avuto delle divergenze nel valutare un rapporto sulla Repubblica islamica.
L'attrito è sorto martedì scorso quando il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha pubblicato sul suo sito Web una versione declassificata del rapporto annuale del governo al Congresso che valuta la conformità internazionale con gli accordi sul controllo degli armamenti. Il documento, che è stato successivamente rimosso dal portale, secondo le fonti Reuters, conteneva valutazioni distorte sull'Iran.
Il giorno dopo, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha di nuovo pubblicato la relazione senza offrire spiegazioni sulla sua precedente eliminazione. "Diverse fonti hanno detto che il rapporto, che è riapparso senza spiegazioni ieri, si chiede se il governo cerca di fornire il quadro più buio possibile dell'Iran, così come il governo di (ex presidente) George W. Bush ha usato false ed esagerate informazioni per giustificare la sua invasione dell'Iraq nel 2003", afferma l'agenzia britannica.
Lontano dai rapporti precedenti, il nuovo documento, la cui versione completa sarà pubblicata a breve, non fornisce dettagli, come ad esempio sull'Iran, la Corea del Nord, la Siria o altri paesi riguardo al Trattato di non proliferazione (NPT) vengono rispettati. . Invece, sostituisce quelle valutazioni con una sezione di cinque paragrafi intitolata "Le preoccupazioni dei paesi".
Non vengono neppure menzionate le verifiche dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) e le valutazioni delle agenzie di intelligence statunitensi sul fatto che l'Iran rispetti l'accordo sul nucleare raggiunto nel 2015, ufficialmente noto come Piano globale di azione comune, PIAC o JCPOA.
Invece, include le accuse del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sull'Iran che sarebbe in possesso di impianti nucleari segreti.
Gli analisti citati dalla Reuters sostengono che abbreviare o eliminare il rapporto è "uno sforzo per demonizzare l'Iran". Il direttore del progetto di informazione nucleare nella Federazione degli scienziati americani, Hans Kristensen, ha denunciato che il rapporto, invece di offrire informazioni raccolte dalle agenzie di intelligence, riflette la visione di Trump sull'Iran.