Siria e Corea del Nord unite contro le minacce dell'imperialismo USA
Siria e Corea del Nord sostengono il rafforzamento della cooperazione bilaterale, in particolare per contrastare le trame degli USA.
In una riunione tenutasi ieri a Damasco, il ministro degli esteri siriano Walid al-Moallem e il vice ministro degli Esteri nordcoreano Pak Myong-Guk, hanno evidenziato i legami storici di amicizia tra i loro rispettivi paesi e hanno discusso i modi per rafforzare le tue relazioni in tutte le aree.
I diplomatici puntano ad una maggiore attenzione sul rafforzamento della cooperazione tra Damasco e Pyongyang nei forum e le organizzazioni internazionali, in difesa di cause nazionali dei paesi indipendenti contro i tentativi degli Stati Uniti e dei loro alleati, ha riportato l'agenzia di stampa dello stato siriano SANA.
Al-Moalem e Pak hanno denunciato gli sforzi di alcuni paesi, guidati da Washington di imporre le loro agende agli Stati sovrani, che costituisce una chiara violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite.
Il ministro degli Esteri siriano ha elogiato il sostegno di Pyongyang a Damasco nei consessi internazionali, così come nella guerra contro il terrorismo e ha ribadito il sostegno della Siria alla Corea del Nord contro la politica ostile e il blocco economico degli Stati Uniti.
Il viceministro degli esteri della Corea del Nord ha anche ripudiato le "ingiuste" sanzioni statunitensi contro Pyongyang e Damasco e ha sottolineato l'importanza di aumentare la cooperazione tra i due paesi, in particolare per coordinare le posizioni nelle organizzazioni internazionali.
Sia Damasco che Pyongyang hanno ripetutamente denunciato l'amministrazione statunitense per i loro atti ostili nei confronti dei loro paesi. Questa circostanza ha reso la Siria e la Corea del Nord più forti contro le intimidazioni "dell'imperialismo".
Le autorità siriane hanno ripetutamente criticato i tentativi di Washington di imporre "una dittatura" alle Nazioni Unite (ONU) e si avvalgono dell'agenzia per giustificare le loro aggressioni. Tuttavia, i paesi sovrani e indipendenti unite e ferme possono contrastare i piani egemonici di Washington.