Stefano Lucidi (M5S): "Non possiamo augurare il destino della Libia e della Siria al popolo venezuelano"
di Stefano Lucidi*
Sono intervenuto durante la discussione per sottolineare come, dopo anni di assoluto immobilismo, finalmente il governo italiano, di fronte alla crisi economica e alimentare del Venezuela è riuscito ad ottenere dal governo in carica di distribuire i farmaci ai nostri concittadini. Non era mai successo prima, ma adesso sono necessarie una serie di risposte immediate per sostenere materialmente i nostri concittadini, in ogni evenienza.
Dai banchi dell’opposizione sono volati insulti nei miei confronti e nei confronti del governo. Il Pd e buona parte dei media ripropongono irresponsabilmente l’assunto trito e ritrito del sostegno al dittatore Maduro per coprire i fallimenti della politica estera dei passati governi e avallare pratiche che nulla hanno a che vedere con la consuetudine del diritto internazionale che regola i rapporti tra stati e garantisce una relativa pace.
I nostri concittadini in Venezuela vivono una gravissima situazione di disagio, che si aggraverebbe drammaticamente con una guerra civile o un intervento militare esterno.
La storia ci insegna che laddove uno stato implode perché ne viene rovesciato in maniera violenta il governo di turno, in assenza di autorità si scatenano eventi tragici e irreversibili per decenni a venire. Chi sostiene la pace e il dialogo deve però convivere con fardello delle accuse di sostegno a questo o quel dittatore. Peccato però che solo dopo poco tempo ci si accorge della strumentalità di tali accuse. E’ successo con Saddam, poi con Gheddafi e ancora con Assad e molte altre volte nel passato. A distanza di anni Iraq, Afghanistan, Libia, Siria vivono guerre civili devastanti.
Non possiamo augurare questo destino al Venezuela e ai venezuelani, dobbiamo lavorare alla pace e al dialogo tra le parti.
Ecco di seguito il testo completo del mio intervento: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp…
*Senatore del Movimento 5 Stelle