"Terroristi e caschi bianchi continuano a preparare provocazioni con armi chimiche in Siria"
Il rappresentante permanente della Russia all'ONU afferma che le provocazioni dei terroristi mirano a "condurre a nuove azioni aggressive contro Damasco".
Ieri, il rappresentante permanente della Russia presso l'ONU, Vasili Nebenzia, ha avvertito in una riunione del Consiglio di sicurezza che i terroristi continuano a preparare provocazioni con l'uso di armi chimiche nella zona di Idlib in Siria, in collaborazione con i Caschi bianchi, la controversa ONG che si posiziona come difesa civile siriana, ma è considerata dalle autorità russe come un gruppo di provocatori affiliati alle forze terroristiche.
"Continuano ad emergere informazioni allarmanti che i gruppi terroristici in Siria, in collaborazione con i caschi bianchi, non mettono fine ai preparativi per provocazioni su larga scala con l'uso di sostanze velenose". I nostri colleghi siriani informano regolarmente i membri del Consiglio di Sicurezza su questi segnali", ha precisato Nebenzia.
"L'esercito russo dispone, inoltre, di questi dati. Per esempio, è noto che in data 27 ottobre o miliziani del Partito Islamico del Turkestan hanno spostati contenitori di 20 litri con cloro a Maarrat al-Nu'man" ha riferito il diplomatico russo citato dall'agenzia TASS .
Queste provocazioni hanno lo scopo di "mettere la Siria come emblema del mancato rispetto del regime di non proliferazione, portando ad ulteriori azioni aggressive contro Damasco, stigmatizzando la Russia con l'accusa di tollerare i 'crimini efferati'' del governo siriano.
Nebeznia anche riferito che gli esperti militari russi stanno monitorando la situazione con l'uso di "veicoli di ricognizione chimici, biologici e per le radiazioni" schierati in posizioni vicino alla zona smilitarizzata nella provincia di Idlib.