Trump: gli Stati Uniti imporranno alla Cina un dazio aggiuntivo del 100%
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato, tramite un post sui social media, l'imposizione di un dazio addizionale del 100% su tutti i beni importati dalla Cina, a decorrere dal 1° novembre 2025. La misura, che si applicherebbe in aggiunta a tutte le tariffe già vigenti, rappresenta un significativo inasprimento di una guerra commerciale mai del tutto sopita.
La decisione, come spiegato dallo stesso Trump, costituisce una risposta diretta all'annuncio di Pechino di istituire, a partire dalla stessa data, controlli sulle esportazioni su larga scala che riguarderebbero "praticamente tutti i prodotti che fabbrica e persino alcuni che non fabbrica".
“Sulla base di questa posizione senza precedenti della Cina e parlando solo a nome degli Stati Uniti e non di altre nazioni che sono state minacciate in modo simile, a partire dal 1° novembre 2025 (o prima, a seconda di qualsiasi azione o cambiamento successivo adottato dalla Cina), gli Stati Uniti imporranno un dazio del 100% alla Cina, oltre a qualsiasi dazio attualmente in vigore”, ha dichiarato il Presidente.
Trump ha inoltre specificato che, sempre a partire dal 1° novembre, gli Stati Uniti introdurranno controlli sulle esportazioni per tutto il "software critico". In un successivo discorso alla Casa Bianca, il Presidente ha lasciato intendere che le limitazioni alle forniture dirette in Cina potrebbero estendersi ben oltre il software, includendo beni come gli aeromobili.
Il Contesto: dalla Tregua alla Nuova Crisi
Il conflitto tariffario tra le due maggiori economie mondiali ha conosciuto fasi alterne nel corso del 2025. Gli Stati Uniti hanno iniziato a imporre dazi sui prodotti cinesi nel febbraio scorso, con aliquote che hanno toccato il picco del 145% ad aprile. La Cina ha replicato con misure simili, innalzando le tariffe sui beni americani fino al 125%.
A maggio, le parti avevano trovato un'intesa, che ha portato a una riduzione delle tariffe statunitensi dal 145% al 30% e di quelle cinesi dal 125% al 10%. Questa tregua commerciale, successivamente prorogata di 90 giorni nel mese di agosto, è in scadenza il prossimo 10 novembre.
L'annuncio di Trump giunge in un contesto già teso. Giovedì, la Cina ha inasprito i controlli sulle esportazioni di terre rare, materiali cruciali per numerosi settori high-tech statunitensi. Tale mossa era a sua volta una replica al regime di controlli alle esportazioni imposto dagli USA, che vieta alle aziende cinesi l'accesso ai chip di ultima generazione e alle tecnologie per la loro produzione.
Un'ulteriore misura di ritorsione annunciata da Pechino prevede l'introduzione, a partire dal 14 ottobre, di una tariffa portuale speciale applicata alle navi legate agli Stati Uniti, in risposta a una provvedimento analogo adottato da Washington.

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