Venezuela, il golpista Lopez "ospite" nella residenza dell'ambasciatore spagnolo a Caracas. Madrid annuncia che "limiterà" le attività politiche del venezuelano
La giornata del nuovo tentato golpe in Venezuela ha segnato il ritorno sulla scena del tristemente noto oppositore del chavismo Leopoldo Lopez. Estremista, appartenente alla destra più estrema, condannato per essere stato l’organizzatore della guarimbas. Le proteste violente che nel 2014 lasciarono ben 43 venezuelani morti sul selciato.
Il golpista Lopez dopo il tentato golpe fallito ha deciso di riparare nell’ambasciata del Cile a Caracas, per poi optare su quella spagnola.
Quiero actualizar información: Lilian Tintori y Leopoldo López -de ascendencia española- se trasladaron a embajada de España. Se trata de una decisión personal, considerando que nuestra embajada ya tenía huéspedes.
— Roberto Ampuero (@robertoampuero) 30 aprile 2019
La Spagna però non ha mai firmato la Convenzione Diplomatica sull’Asilo di Caracas, del marzo 1954, quindi non può accettare nessuna domanda di asilo.
Mentre se fosse rimasto presso la sede diplomatica cilena, paese firmatario della convenzione, avrebbe potuto fare richiesta ed eventualmente ottenere asilo politico.
Madrid annuncia limitazioni delle attività politiche
Il ministro degli Esteri spagnolo Josep Borrell ha dichiarato che il governo spagnolo "limiterà" le attività politiche del leader venezuelano golpista Leopoldo López, che attualmente si trova nella residenza dell'ambasciatore spagnolo a Caracas.
"La Spagna non permetterà alla sua ambasciata di diventare un centro di attivismo politico per l'opposizione", ha detto Borrell in una conferenza stampa in Libano, dove il ministro di Madrid è in visita ufficiale.
Borrell ha anche ammesso di aver parlato della situazione del leader dell'opposizione con il governo di Nicolas Maduro, e affermato che mantiene un rapporto “cortese” nonostante le differenze con il governo venezuelano e il riconoscimento del presidente dell'Assemblea Nazionale, Juan Guaidó, come autoproclamato presidente ad interim del paese latinoamericano.
Il ministro degli Esteri ha sottolineato che Lopez è "semplicemente come ospite" nell'ambasciata e non come richiedente asilo, in quanto il leader dell'opposizione non ha elaborato la richiesta, e deve ancora chiarire "quali sono i passi seguenti”.