Venezuela, ministro Arreaza chiede una condanna ONU contro il blocco USA formalizzato da Trump

Venezuela, ministro Arreaza chiede una condanna ONU contro il blocco USA formalizzato da Trump

"Faremo quello che dobbiamo fare affinchè sia fatta giustizia [...] Tutte le opzioni sono sul tavolo, ma opzioni stabilite dalla Carta delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


Il Ministro degli Esteri della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Jorge Arreaza, ha chiesto un pronunciamento dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) riguardo il blocco economico illegale imposto dal governo degli Stati Uniti alla nazione petrolifera, che è stato formalizzato con il recente ordine esecutivo del presidente Donald Trump.


In particolare, il diplomatico si è rivolto al segretario generale dell'ONU, António Guterres, e all'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, al cui rapporto pubblicato lo scorso luglio dal suo ufficio, il governo venezuelano ha presentato 70 osservazioni.


"Mi rivolgo al Segretario Generale delle Nazioni Unite e all'Alto Commissario per i diritti umani […] si tratta della violazione del diritto all'alimentazione, alla salute, alla tranquillità di 30 milioni di venezuelani; le minacce di invasione militare, la tensione politica permanente. Non è forse questa la più grande violazione dei diritti umani del continente?”, ha sottolineato in una conferenza stampa con media nazionali e internazionali.


Le misure unilaterali coercitive imposte da Washington a Caracas hanno limitato le entrate nazionali e la capacità di importazione dello Stato venezuelano per soddisfare le esigenze di base della popolazione.


Il Ministro degli Esteri Arreaza ha sottolineato che l'ordine esecutivo firmato lunedì dal presidente Donald Trump formalizza e dà sfumature legali a un processo di "attacco inclemente e criminale", che era già in corso a scapito del popolo venezuelano.
"Ricorreremo a tutte le istanze del sistema internazionale, giudiziario e politico, per chiedere che il Venezuela sia rispettato e che il danno che è stato fatto al popolo venezuelano possa essere ricompensato", ha detto il diplomatico sottolineando che il governo venezuelano costruisce con i suoi alleati una solida struttura per evitare le cosiddette "sanzioni".



Conseguenze concrete del blocco


Nel suo incontro con i media, il Ministro del potere popolare per gli Affari Esteri ha sintetizzato l'impatto delle misure unilaterali coercitive imposte da Washington a Caracas, che minano i diritti umani dei venezuelani e violano gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite.


A tale proposito, ha spiegato che il blocco, oltre alle altre restrizioni, proibisce l'accesso del governo e di PDVSA a fonti di finanziamento internazionali; ordina il congelamento di miliardi di dollari del Venezuela nelle banche internazionali; sanziona qualsiasi operazioni con oro e criptovalute; confisca attivi e beni di proprietà del Venezuela nel territorio degli Stati Uniti e in altri paesi, per una cifra che supera i 30 miliardi di dollari; proibisce il commercio marittimo di petrolio venezuelano; impedisce alla Banca centrale del Venezuela (BCV) e alle banche pubbliche di operare nel sistema finanziario internazionale.


In tale contesto, ha informato che l'esecutivo nazionale ha avviato una serie di azioni legali in vari paesi del mondo per recuperare gli attivi del Venezuela.


"Faremo quello che dobbiamo fare affinchè sia fatta giustizia [...] Tutte le opzioni sono sul tavolo, ma opzioni stabilite dalla Carta delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale", ha affermato parafrasando le parole dei funzionari della Casa Bianca.
D'altra parte, ha avvertito che l'amministarzione di Donald Trump intende rendere il Venezuela il territorio per la sua "guerra geopolitica" contro la Russia e la Cina.



Dialogo di pace


Il Ministro degli Esteri venezuelano ha avvertito che il decreto di Trump tenta anche di scoraggiare il processo di dialogo avviato lo scorso maggio dalle delegazioni del governo venezuelano e dell'opposizione a Oslo e che le aprti stanno portando avanti alle Barbados.


Tuttavia, ha sottolineato la determinazione dell'esecutivo nazionale e della sua delegazione, di cui è membro, a continuare i colloqui in qualsiasi circostanza.


Il Ministro degli Esteri venezuelano ha ringraziato gli sforzi della Norvegia e delle Barbados per facilitare il dialogo.


Fallito l'incontro a Lima


Infine, il diplomatico ha condannato il fallimento della riunione interventista che aveva come tema centrale il Venezuela che si è svolta ieri, 06 agosto, a Lima.


"Un fallimento totale: la disperazione non è un buon consigliere quando si tratta di prendere decisioni nel campo della politica internazionale", ha aggiunto dopo aver fatto riferimento alla scarsa partecipazione degli Stati chiamati alla conferenza.
Il Ministro degli Esteri Arreaza ha ratificato l'indeclinabile decisione del governo e del popolo venezuelano di preservare la propria sovranità e indipendenza nazionale senza interferenze esterne e nel quadro del diritto internazionale.


FONTE

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La tigre di carta è nuda di Clara Statello La tigre di carta è nuda

La tigre di carta è nuda

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti