VIDEO. L'Esercito siriano ha sequestrato 450.000 munizioni prodotte negli USA lasciate dall'ISIS a Deir Ezzor
Ormai sono una consuetudine nelle varie province della Siria i ritrovamenti di armi di fabbricazione statunitense, oltre che francesi, britanniche o israeliane, in dotazioni a tutte le parti in lotta contro Damasco, dai "ribelli" del FSA ai gruppi filo-al Qaeda per finire all'ISIS.
Le autorità militari siriane hanno scoperto durante le loro operazioni di sminamento un magazzino di munizioni contenente 450 mila proiettili di mitragliatrici medi fabbricati negli Stati Uniti.
Il magazzino è stato trovato in una delle caserme abbandonate dai terroristi dell'ISIS nella città di Al-Mayadeen, a circa 100 km a sud-est di Deir Ezzor.
In precedenti occasioni, l'esercito ha trovato ad Al-Mayadeen e nella sua campagna enormi quantità di armi, molte delle quali statunitensi, britanniche, israeliane e francesi.
Il giornale turco Yeni Shafq ha recentemente rivelato che l'ISIS ha ricevuto armi e munizioni direttamente dagli Stati Uniti in cambio di grandi quantità di oro e pezzi archeologici saccheggiati e rubati dalle aree controllate da questo gruppo terroristico in Siria e Iraq.
Può anche essere che il media turco, notoriamente schierato con Erdogan, abbia rilanciato questa notizia per esercitare pressioni sugli USA che appoggiano i curdi in Siria e per il caso Kashoggi. Di certo, non dovrebbe destare meraviglia se, presto o tardi, vedessimo reperti archeologici provenienti da Siria e Iraq nei musei o battuti nella più prestigiose case d'asta statunitensi e occidentali.