5 semplici domande ad Alfano (che incontra il suo omologo del regime di Kiev)
di Danilo Della Valle
Il nostro ministro degli esteri Alfano incontra il suo omologo ucraino, il "patriota" Pavlo Klimkin (nato in Russia e formatosi in Russia all'università), che rappresenta "la faccia europeista" del governo ucraino. I due hanno discusso di due punti: del partenariato orientale Ue e della soluzione del conflitto interno ucraino.
Riguardo il primo punto, il Ministro italiano ha dichiarato l'importanza dell'Ucraina nel processo di integrazione europeo.
Mi viene da pensare, importante per chi?
Per le nostre aziende che stanno entrando nel loro mercato trasformando l'Ucraina come il resto dei paesi dell'Est Europa in dei grandi mercati da invadere con i nostri prodotti?
O per chi cerca altra forza lavoro a basso costo così come è avvenuto per bulgari, polacchi e rumeni?
Importante per i nostri governi e per la Nato che vedono, inspiegabilmente, nella Russia un "nemico da controllare ed accerchiare"?
Importante per gli oligarchi al potere che con le loro riforme stanno ulteriormente aggravando la situazione economica della popolazione che da ormai decenni è in perenne caduta?...
E per quanto riguarda il secondo punto, mi verrebbe da chiedere ad Angelino se è serio quando in tre righe dice tutto ed il contrario di tutto...parla di dialogo e di accordi di Minsk non sapendo forse che gli accordi sono spesso violati dai battaglioni neonazisti ucraini.
Parla di integrità del territorio ucraino, e la potrei capire come dichiarazione vista la sua posizione, ma dimentica che ci sarebbe da condannare innanzitutto il golpe ai danni del legittimo governo preMaidan, e che con lo scoppio di una guerra civile l'autodeterminazione di parte della popolazione che ha subito e subisce discriminazioni è quantomeno da discutersi.... così come ha omesso di condannare le gravi responsabilità del governo ucraino che non si sta dando molto da fare nella ricerca dei responsabili della strage di stampo nazista avvenuta ad Odessa.... insomma, ancora una volta si è persa una occasione per andare oltre le solite strette di mano ed esercitare le funzioni di ministro con un minimo di coraggio...."Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni! Questo paese è devastato dal dolore... "