Perfino il New York Times accusa la CNN e BuzzFeed di diffondere "Fake News" sulla Russia e Trump

Perfino il New York Times accusa la CNN e BuzzFeed di diffondere "Fake News" sulla Russia e Trump

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La Cnn e Buzzfeed, la coppia più bella del mondo in materia di fake news, ne ha combinata un’altra rilasciando un documento “preparato da un ufficiale dell’intelligence britannico” secondo cui il governo russo sarebbe in possesso di prove che testimonierebbero come Donald Trump avrebbe dormito al Ritz Carlton di Mosca (17mila euro a notte) e ingaggiato prostitute affinché urinassero sul letto in cui dormirono Barack e Michelle Obama, che Putin ''odia''.
 

Sul livello ormai scadente delle fabbriche di fake news e complotti poco ci sarebbe da aggiungere. La notizia la riportiamo perché l’elemento interessante questa volta è la spaccatura interna al circo mediatico. Per il New York Times, altro noto diffusore di fake news, il livello raggiunto da Cnn e Buzzfeed è però troppo. In un articolo dal titolo "BuzzFeed Posts Unverified Claims on Trump, Stirring Debate" di fatto accusa la CNN e BF  di essere veicoli di notizie false.
 

 Nell’articolo del New York Times si scrive:

"I rapporti della CNN e Buzzfeed sono stati inviati anche ad altri organi di informazione, tra cui il New York Times e il Washington Post, e comprendevano descrizioni generalizzate di accuse non verificate su Trump. Martedì, solo BuzzFeed aveva pubblicato il documento completo. La decisione di BuzzFeed, oltre alle conseguenze politiche immediate per un presidente eletto che deve giurare tra 10 giorni, accelera il dibattito sul ruolo e la credibilità dei media tradizionali nell'era dell'informazione polarizzata di oggi.
Di particolare interesse è stato l'uso di informazioni prive di fondamento da fonti anonime, una pratica che ha alimentato alcune delle cosiddette notizie false - false voci spacciate come legittimo giornalismo - che sono proliferate durante le elezioni presidenziali".

 

La critica del Nyt passa poi al “giornalismo” della CNN che ha dichiarato di aver rivisto tutte e 35 le pagine della memo e di aver parlato con “varie fonti del governo” prima di pubblicare il rapporto. Il NYT precisa che: "in una breve intervista al Times, Dean Baquet, l’executive editor del Times, ha dichiarato che il giornale non avrebbe pubblicato il documento perché le accuse erano totalmente senza fondamento. Noi, come altri, investigate le accuse e non avendole corroborate, abbiamo deciso di non pubblicarle”.


Ma per BuzzFeed no. Per la CNN no. Il rapporto era di quelli che andava spacciato per “scoop”.


Non è stato il NYT a non pubblicare il rapporto. Molti altri giornalisti hanno denunciato sui social media di aver ricevuto il rapporto e di aver deciso di non pubblicarlo per assenza di prove.  “Una persona anonima, che ha affermato di essere un ex spia britannica, ha dichiarato che persone anonime dichiarassero fatti”, ha scritto Glenn Greenwald.

I curatori del blog Lawfare, che si occupano di sicurezza interna, hanno scritto di essere in possesso del documento da settimane ma di aver optano per non pubblicarlo per assenza di prove.

John Podhoretz è ancora più duro: "In un momento in cui i giornalisti sono sul piede di guerra sulle " false notizie ", ciò che BuzzFeed ha fatto qui è portare una notizia falsa ad un nuovo livello”.


In Italia chiaramente tutti i giornali hanno pubblicato il rapporto e lo hanno fatto passare come notizia. Ma da noi si sa non c’è limite neanche alla vergogna. Quest’ultima “notizia”, che ha superato il limite della decenza anche per gran parte del circo mediatico, dimostra come il mondo dell’informazione tradizionale sia assolutamente non credibile.

 

P.s Grazie al blog Zero Hedge, uno di quelli che il Washington Post aveva inserito nella lista di proscrizione da censurare, scopriamo che il rapporto di Buzzfeed era in realtà uno  scherzo ordito da 4Chan che voleva raggirare non solo la CNN e BuzzFeed, ma le agenzie di intelligence degli Stati Uniti, inventando la scena delle "docce d'oro" e dell’”urina sul letto di Obama da parte delle prostitute di Trump”. Se fosse confermato, la fiducia nei media tradizionali si disintegrerà completamente.

 

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