Caro Delrio, ma perché lo sciopero della fame? Dimettiti.

5537
Caro Delrio, ma perché lo sciopero della fame? Dimettiti.

 
Di solito, un ministro che non è d’accordo con le scelte del suo governo si dimette. Il ministro Graziano Delrio, no. Resta aggrappato alla poltrona che occupa dal 2015 e per “convincere” il governo a presentare l’inutile e controproducente Ius Soli, annuncia – tra le ovazioni di Repubblica - lo “sciopero della fame”.





Ma perché una scelta così “naïf” da uno dei più spietati artefici delle privatizzazioni e dei tagli alla spesa pubblica? Una crisi mistica? Crediamo di no. Verosimilmente il paravento dello Ius Soli è solo una manovra per ridare fiato ad un Pisapia che, messo alle corde dai suoi ex compari fuoriusciti dal PD, ha scelto di allearsi, nientedimeno con Emma Bonino  sponsor dell’immigrazione e, quindi dello Ius Soli.

E state pur certi che consolidatasi la stampella Pisapia-Bonino al governo, degli immigrati non fregherà più nulla a nessuno e il ministro Delrio tornerà (come sempre) a mangiare.

E, a proposito di Ius Soli date una occhiata al video qui sotto.
 
 Francesco Santoianni
Articolo pubblicato su Pecora Rossa

 
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Commenti

ancora nessun commento
Il topo da laboratorio del futuro dell'UE di Loretta Napoleoni Il topo da laboratorio del futuro dell'UE

Il topo da laboratorio del futuro dell'UE

Chi vince e chi perde la mortale partita europea di Giuseppe Masala Chi vince e chi perde la mortale partita europea

Chi vince e chi perde la mortale partita europea

Una piazza oceanica a Tripoli contro le Nazioni Unite di Michelangelo Severgnini Una piazza oceanica a Tripoli contro le Nazioni Unite

Una piazza oceanica a Tripoli contro le Nazioni Unite

Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello   Una finestra aperta Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello

Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron di Marinella Mondaini Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron

Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron

Israele, il genocidio, e l'Occidente di Giuseppe Giannini Israele, il genocidio, e l'Occidente

Israele, il genocidio, e l'Occidente

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Come si distrugge un Paese in 18 mesi: il caso Argentina di Fabrizio Verde Come si distrugge un Paese in 18 mesi: il caso Argentina

Come si distrugge un Paese in 18 mesi: il caso Argentina

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti