Catalogna, Il President della Generalitat in fuga in Belgio con i suoi ministri

Catalogna, Il President della Generalitat in fuga in Belgio con i suoi ministri

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di Marco Santopadre


Il President della Generalitat, destituito venerdì dal governo centrale spagnolo, si trova già in Belgio insieme alla maggior parte dei suoi ministri, ufficialmente per incontrare alcuni esponenti nazionalisti fiamminghi. Puigdemont avrebbe preso la decisione di rifugiarsi in Belgio su consiglio di una equipe giuridica che gli raccomanda di rimanere a Bruxelles.

L’eventuale emissione di un ordine di cattura europeo da parte della magistratura e del governo di Madrid obbligherebbero il governo e la magistratura belga a vagliare l’opportunità della concessione dell’asilo politico al President e ai suoi consellers. Nei giorni scorsi il ministro belga all’Immigrazione, Theo Francken, aveva annunciato la disponibilità a concedere l’asilo politico a Puigdemont, provocando la smentita da parte del primo ministro Charles Michel.

Proprio questa mattina il procuratore generale spagnolo José Manuel Maza ha chiesto l’incriminazione per il presidente catalano destituito con l’accusa di ribellione, sedizione e malversazione. Denunciati anche i ministri del suo governo per aver permesso la dichiarazione d’indipendenza, inclusa l’ex presidente della Camera Carme Forcadell e i membri dell’ufficio di Presidenza, anche loro sono sotto accusa per sedizione e ribellione. In tutto nel mirino dei magistrati di Madrid sono finiti 14 membri del Govern – compreso il Ministro dell’Impresa Vila che si era dimesso alla vigilia della dichiarazione d’indipendenza non essendo d’accordo – e sei parlamentari. Qualora non si dovessero presentare dinanzi ai giudici, la misura che le autorità di polizia spagnole sono autorizzate a prendere nei confronti dei vertici catalani incriminati è la “detenzione immediata”, e in caso di condanna rischiano dai 15 ai 30 anni di reclusione. Il magistrato di turno dell’Audiencia Nacional (il vecchio Tribunal de Orden Publico di franchista memoria) deciderà nei prossimi giorni se accogliere o meno la richiesta del Procuratore che ha anche chiesto di sequestrare, in via cautelare, beni pari a un valore di 6,2 milioni di euro.

 
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