Come impedire ai governi liberisti di blindare le loro decisioni? Una proposta

Come impedire ai governi liberisti di blindare le loro decisioni? Una proposta

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Ho una modesta proposta per impedire ai governi liberisti di blindare le loro decisioni costringendo il paese a onorarle anche dopo la loro eventuale sconfitta, di fatto rendendo impossibili veri cambiamenti. Eccola: stabilire per legge (possibilmente costituzionale) che qualunque contratto, concessione, accordo, trattato fatto da un governo, da un ministero, da un’amministrazione pubblica o da un ente statale, sia vincolante solo sino alla fine della legislatura, sia per questioni interne che (a maggior ragione) per questioni internazionali, e che nessuna penalità possa essere inserita per prevenirne la revoca in futuro.
 
Gli americani ottengono da Draghi un’altra base militare, magari per tenerci missili nucleari da lanciare senza il nostro permesso contro chiunque dia fastidio a Wall Street, pardon, alla Casa Bianca? Jeff Bezos negozia con Draghi l’esenzione fiscale per cinquant’anni in cambio della promessa di assumere qualche migliaio di lavoratori a cottimo, fatto salvo il diritto di licenziarli quando gli pare? I Benetton convincono Draghi a ridargli in gestione le Autostrade a condizioni ancora più favorevoli di quelle garantite loro da Prodi e Berlusconi (e sempre approfittando di un’americanata vietata sino al 2003, il “leveraged buyout”, ovviamente in inglese in modo che gli italiani non capiscano di che si tratta)? Benissimo, se gli italiani sono contenti basta che nel 2023 e poi nel 2028 votino liberista e tutto continuerà come prima.
 
Se però fossero insoddisfatti e votassero contro, il nuovo governo o il nuovo parlamento dovrebbero poter cancellare istantaneamente gli accordi con il Pentagono, Amazon e i Benetton. Senza dover pagare decine di miliardi, come quando Conte cercò di impedire per motivi ambientali la realizzazione del TAP, il gasdotto Trans-Adriatico voluto da Monti e Letta (proprio lui, quello con cui il M5S vorrebbe allearsi!), che inserirono quella clausola capestro.
 
Mi dite che a queste condizioni nessuna multinazionale o governo straniero farebbe affari con l’Italia? Balle: semplicemente entrerebbero in gioco altre compagnie e altre nazioni, invece delle solite abituate a fare non accordi bensì rapine legalizzate. I ricchi ruberebbero lo stesso ma un po’ di meno e gli sciacalli dovrebbero andare ad azzannare cadaveri altrove. Ah, certo, ci sarebbero anche un po' meno di mance per i giornalisti e gli altri traditori che ogni giorni svendono il nostro paese.

Francesco Erspamer

Francesco Erspamer

 

Professore di studi italiani e romanzi a Harvard; in precedenza ha insegnato alla II Università di Roma e alla New York University, e come visiting professor alla Arizona State University, alla University of Toronto, a UCLA, a Johns Hopkins e a McGill

Quando Mario Monti parla di "sacrifici".... di Fabrizio Verde Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington? di Giacomo Gabellini Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

"Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo di Marinella Mondaini "Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo

"Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

La dittatura del pensiero liberal di Giuseppe Giannini La dittatura del pensiero liberal

La dittatura del pensiero liberal

Toti e quei reati "a fin di bene" di Antonio Di Siena Toti e quei reati "a fin di bene"

Toti e quei reati "a fin di bene"

Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?) di Gilberto Trombetta Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?)

Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?)

Gli ultimi dati del commercio estero cinese di Pasquale Cicalese Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario di Andrea Puccio Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici? di Paolo Arigotti La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti