Come volevasi dimostrare: contro l'estrema destra xenofoba vince la destra neo-liberale estrema
di Giorgio Cremaschi
Questi reazionari sono gli avversari migliori possibili per un potere che temeva per il suo futuro di fronte alla crescente contestazione popolare che chiamava populismo. Così questo stesso potere ha lavorato alacremente per avere di fronte una destra reazionaria impresentabile, la sola contro la quale non avrebbe potuto che vincere. Naturalmente questo disegno delle banche, delle multinazionali, della UE, della NATO poco avrebbe potuto, senza il suicidio e l'autodistruzione della maggioranza della sinistra che ha abbandonato la questione sociale da cui è nata. Così dopo l'Olanda anche la Francia vede la vittoria di un candidato che sostiene il taglio alla spesa sociale, le privatizzazioni, le leggi contro il lavoro e le guerre umanitarie in giro per il mondo. La destra liberale estrema ha vinto contro la vecchia destra reazionaria erede del fascismo.
Ora l'Europa dell'austerità e della Merkel festeggia dopo aver temuto, ma non si illuda. La questione sociale che l'ha fatta tremare è ancora tutta aperta e si aggraverà. E prima o poi risorgeranno le sinistre vere, un segnale lo ha dato il voto per Melenchon, che pure è ancora prigioniero di paure e tabù soprattutto verso la UE, che probabilmente gli hanno impedito un risultato più vicino al ballottaggio. Ma soprattutto la sinistra vera risorgerà dalla completa rottura ed emancipazione pratica e culturale dal riformismo liberale dei Macron, Renzi e compagnia.
Solo così, solo riconquistando al conflitto sociale e al cambiamento quel popolo che oggi la destra reazionaria ha portato in un vicolo cieco, potrà nascere una vera alternativa al potere liberista.