Consiglio mondiale della Pace: "Il Venezuela invoca la pace, mentre Trump annuncia la guerra"

Consiglio mondiale della Pace: "Il Venezuela invoca la pace, mentre Trump annuncia la guerra"

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Dichiarazione di Socorro Gomes, presidente del Consiglio Mondiale della Pace

da wpc-in.org

Traduzione di Marx21.it

Tra il 16 e il 19 settembre, il popolo venezuelano ha organizzato un'importante azione di affermazione sovrana, in cui i presenti provenienti da diversi paesi, i rappresentanti di organizzazioni, associazioni e vari movimenti sociali, e anche capi di Stato, hanno potuto manifestare il loro sostegno e la solidarietà al popolo fratello del Venezuela, impegnato nella forte e tenace resistenza contro l'ingerenza imperialista, contro l'offensiva delle forze reazionarie e oligarchiche e per la continuità e l'approfondimento della grandiosa Rivoluzione Bolivariana.


L'incontro“Tutti siamo Venezuela”: Dialoghi per la Pace, la Sovranità e la Democrazia Bolivariana ha rappresentato un rilevante rafforzamento dell'impegno di tutte le forze democratiche e progressiste in contrapposizione alla massiccia guerra mediatica su scala globale contro un governo legittimamente eletto dal popolo venezuelano, un'offensiva già conosciuta nel copione dell'ingerenza imperialista statunitense che si propone di imporre un cambiamento di regime e rovesciare governi che osino resistere. Per questo, riaffermiamo, come hanno fatto il Consiglio Mondiale della Pace e diversi altri movimenti, il nostro appoggio all'impegno per il dialogo del popolo venezuelano, che non arretra nella lotta in difesa della sua sovranità e della democrazia bolivariana.

Sappiamo, in base a evidenti testimonianze, che la politica egemonista degli Stati Uniti ha sempre puntato alla nostra America Latina e ai Caraibi in base ai calcoli delle tattiche di dominazione e sfruttamento, secondo una logica geostrategica, per elaborare forme di destabilizzazione e installare governi sottomessi e docili, quali semplici agenti che consegnino il proprio paese.

Quasi due decenni fa, nella patria di Simon Bolivar, il comandante Hugo Chávez Frías aveva osato sollevare la lotta del popolo venezuelano contro la sottomissione della nazione. Si è trattato di una trasformazione storica che ha posto le condizioni per il crescente radicamento della Rivoluzione Bolivariana, il che ha garantito che un processo popolare nazionale resistesse vigorosamente a tentativi praticamente incessanti di colpi di Stato e di destabilizzazione nel corso di tutti questi anni.

Durante questo periodo le forze democratiche e progressiste di tutto il mondo e quelle che compongono il Consiglio Mondiale della Pace non hanno mai fatto mancare il loro impegno e la solidarietà incrollabile al popolo venezuelano. Crediamo che la difesa della sovranità nazionale e l'autodeterminazione dei popoli, insieme alla non ingerenza negli affari interni delle nazioni e alla cooperazione internazionale, siano i pilastri che devono sostenere il nuovo ordine internazionale liberato dall'imperialismo, in cui qualsiasi nazione possa costruire il processo della sua emancipazione.

Per questo, difendiamo il diritto inalienabile del popolo venezuelano a definire con quali strumenti e tattiche dovrà superare la grave crisi politica ed economica creatasi, coltivata in seguito ai tentativi destabilizzatori di parte dell'opposizione e delle forze reazionarie, fasciste e violente protette dall'imperialismo statunitense, e che sono favorite dall'incessante guerra mediatica contro il governo bolivariano del presidente Nicolás Maduro.

Salutiamo calorosamente le elezioni per l'Assemblea Nazionale Costituente, che dimostrano non solo l'impegno per un'uscita democratica dalla crisi, ma anche l'impegno popolare per fare avanzare il processo di trasformazione nazionale, approfondendo la Rivoluzione Bolivariana. Riaffermiamo anche, nella controffensiva nei confronti della guerra mediatica, che poche nazioni del mondo conoscono tale sforzo democratico come è stato dimostrato per quasi due decenni, in cui l'impegno rivoluzionario ha fatto costantemente ricorso al popolo.

D'altro canto, denunciamo vigorosamente la posizione adottata dal presidente statunitense Donald Trump nell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che ha reso ancora più evidenti le politiche belligeranti di questo Stato e le sue gravissime minacce alla pace internazionale, già ripetutamente minata dalla politica egemonista e bellicista.

Trump opera un evidente tentativo di terrorizzare tutti coloro che non si inchinano ai suoi ricatti, gridando, minacciando sanzioni economiche e il totale isolamento del Venezuela, di Cuba, della Corea Popolare e dell'Iran, paesi già vittime abituali degli oltraggi statunitensi.

In un parossismo di odio e rancore che colpisce e offende tutti, Trump pretende di spingerci  sull'orlo di un conflitto bellico di proporzioni e conseguenze inimmaginabili. La risposta dei popoli non può che essere l'intensificazione della lotta per la fine totale di un ordine basato sulla forza bruta, per l'inaugurazione di un nuovo ordine mondiale in cui regni il rispetto tra le nazioni e dove il dialogo sostituisca le armi nella risoluzione delle differenze.

Per questo, mentre manifestiamo la nostra solidarietà al popolo venezuelano che sta fronteggiando la crisi, la violenza e ripetuti tentativi di golpe e che invoca l'appoggio internazionale al rispetto della sovranità venezuelana, manifestiamo anche, a nome di ogni forza che compone il Consiglio Mondiale della Pace, la nostra fiducia nella resistenza antimperialista e nella difesa della democrazia bolivariana e della pace, che continueranno a contare sulla nostra solidarietà e il nostro impegno risoluti in questa lotta.

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