Gli Stati Uniti prevedono di accentuare i combattimenti nel sud della Siria per affrontare l'Iran
Gli Stati Uniti prevedono di intensificare la loro battaglia contro le forze siriane nel sud della Siria, al fine di confrontarsi con l'Iran, rivelano fonti della sicurezza della Casa Bianca.
"Due alti funzionari della Casa Bianca stanno spingendo per espandere la guerra in Siria, vedendola come un'opportunità per confrontarsi con l'Iran e le sue forze alleate", ha riferito la rivista statunitense specializzata nei temi di politica internazionale, 'Foreign Policy'.
Secondo la rivista, che cita fonti della Casa Bianca, gli artefici di questo progetto sono Ezra Cohen-Watnick, direttore dell'intelligence del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, e Derek Harvey, consulente senior al Consiglio in materia di Oriente Medio.
Queste due figure, si spiega, sollecitano Washington ad avviare un'offensiva nel sud della Siria e i loro piani "stanno rendendo sempre più nervosi anche i falchi contro l'Iran."
A questo proposito, si osserva che il segretario della Difesa statunitense stesso, James Mattis, ha fatto fallire le loro proposte personalmente in diverse occasioni.
Inoltre, si sottolinea che, nonostante l'atteggiamento aggressivo di alcuni funzionari della Casa Bianca, Mattis, comandante dell'esercito e i principali esponenti della diplomazia statunitense si oppongono ad aprire una più ampia lotta contro l'Iran ed i suoi alleati sul fronte a sud-est della Siria.
Per loro, secondo FP, questa iniziativa si traduce in "una mossa rischiosa che potrebbe significare per gli Stati Uniti uno scontro pericoloso con l'Iran (...) un tale confronto potrebbe innescare ritorsioni contro le truppe Usa in Iraq e Siria ".