Dove era Meryl Streep quando Obama processava gli informatori e bombardava gli innocenti?
Il discorso anti-Trump di Meryl Streep nella notte di domenica durante la serata di gala dei Golden Globes è stata una "performance sublime" tenuta "con emozione e grazia", "un vero e proprio lavoro strappalacrime per chiunque fosse preoccupato per la prossima era Trump". Lo scrive l'analista e giornalista indipendente irlandese Danielle Ryan nel suo ultimo articolo.
Tuttavia, l'intervento dell'"interprete puzzava di ipocrisia", denuncia Ryan che nell'articolo sostiene di adorare Meryl Streep come attrice.
"Dov'eri quando Obama perseguitava informatori?"
Nel suo appassionato discorso, la Streep ha chiamato i suoi supporter a unirsi a lei per le donazioni al Committee to Protect Journalists. A questo proposito, Ryan si è chiesta se la famosa attrice è a conoscenza, per esempio, che l'amministrazione Obama "ha perseguito più informatori di tutti i suoi predecessori insieme". Anche se è probabile che Trump continuerà questa "tradizione", è abbastanza strano che la questione non abbia mai interessato la Streep prima.
"Dov'eri quando Obama stava bombardando degli innocenti?", continua a scrivere l'analista.
In una parte del suo discorso la Streep dichiara che "la violenza incita alla violenza". E allora dov'era l'attrice Usa, si domanda Ryan, quando Obama ha aiutato l'Arabia Saudita a bombardare funerali e feste di matrimonio in Yemen; quando il loro "intervento umanitario" in Libia ha trasformato quel paese in uno stato fallito e quando ha facilitato l'ascesa dello Stato Islamico; o ancora quando ha utilizzato dieci volte più attacchi di George W. Bush con i droni?
"Dov'era la Streep quando il premio Nobel per la pace non ha bombardato uno, due o tre, ma sette paesi diversi?", continua Ryan nel suo articolo, sottolineando come le critiche dell'attrice per il disprezzo apparente di Trump verso gli stranieri non si accompagano a quelle verso Obama che ha scelto tutti paesi a maggioranza musulmana da bombardare.
"Dov'eri quando Obama ha protetto i cosiddetti 'moderati' legati ad Al Qaeda?", conclude l'autrice in riferimento alla decisione dell'amministrazione Obama di negoziare per conto dei ribelli 'moderati' legati ad al-Qaeda in Siria.
Meryl Streep come chiunque altro ha il diritto di esprimere le sue lamentele in merito a Trump, purché non sia una morale "vuota e senza senso", rimarca Ryan, perché non coerente nella pratica.