Forte intervento pubblico subito. Prima che le crisi precipitino nel disastro

2774
Forte intervento pubblico subito. Prima che le crisi precipitino nel disastro

di Giorgio Cremaschi

Alitalia, Ilva, Almaviva sono esempi lampanti ed estremi di un colossale fallimento della classe imprenditoriale italiana e di tutti i governi.

Il punto comune di queste crisi è che dopo che per anni si sono scaricati sui lavoratori, e nel caso dell'Ilva anche sulla salute delle popolazioni, i costi del rilancio aziendale, per quanto grandi siano stati i sacrifici occupazionali, salariali, nei diritti, alla fine è andata sempre peggio.

Ora Alitalia chiede di abolire il contratto nazionale e di diventare una versione povera di RyanAir, Ilva dimezza gli organici smontando gli impianti senza averli risanati, Almaviva trasferisce il lavoro all'estero e licenzia,  cominciando da chi non  accetta di tagliarsi i già miseri salari. Sono modelli che si preparano a seguire in tanti.
Queste  aziende,  e le altre che stanno per aggiungersi.  sono la dimostrazione lampante di tre fallimenti. Il primo è quello dei vertici della classe imprenditoriale italiana,  che hanno mostrato che sotto la loro arroganza non c'è niente. Sono capaci di fare profitto solo con i soldi pubblici e non rispettando leggi e diritti; e se non possono continuare così, falliscono.

Il secondo fallimento è quello dei governi, tutti, che finora hanno gestito le crisi industriali non risolvendone neanche una, ma affidandosi prima ai padroni furbastri di casa nostra, poi al peggio del mercato multinazionale. I governi hanno sinora solo svenduto le aziende e accettato e fatto sì che i lavoratori pagassero tutto. Tutti i governi italiani finora hanno operato come merchant bank straccione, mettendo all'asta il patrimonio industriale ed i lavoratori. Siamo diventati una colonia industriale e finanziaria, dove le multinazionali fanno il bello ed il brutto ed i governanti sono in balia di qualsiasi cialtrone che venga da lontano.

Infine il terzo fallimento, che li riassume tutti, è quello delle politiche economiche liberiste volute ed imposte dalla Unione Europea.

Il sistema industriale italiano e  quello bancario, non possono sopravvivere senza nazionalizzazioni, senza intervento pubblico nelle politiche industriali, senza controllo dei mercati e degli investimenti. Tutto ciò che la UE e la casta globalizzatrice che la rappresenta,  considerano il male assoluto. Governi servili e imprenditori da quattro soldi si sono così nascosto dietro le direttive europee  per svendere tutto, naturalmente continuando ad addossare ai lavoratori la colpa dei loro fallimenti. E purtroppo in questo disastro sono stati agevolati dagli accordi a perdere sottoscritti da CgilCislUil, che si sono susseguiti accettando tutto e  risolvendo nulla. Di questo passo di chiederà ai dipendenti delle aziende in crisi non solo di rinunciare alla retribuzione, ma di pagare per lavorare. E non basterà.

Senza rompere col passato, senza un forte intervento pubblico per salvare le imprese e il lavoro, le crisi precipiteranno nel disastro. Bisogna alzare molto, molto, molto la voce, altrimenti gli autori del fallimento continueranno imperterriti a fare danni. Bisogna fare come e di più dei tassisti.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Il deal Putin–Trump e il ritorno alla realpolitik di Loretta Napoleoni Il deal Putin–Trump e il ritorno alla realpolitik

Il deal Putin–Trump e il ritorno alla realpolitik

Lenticchie e acqua fresca per le retrovie di Gaza di Michelangelo Severgnini Lenticchie e acqua fresca per le retrovie di Gaza

Lenticchie e acqua fresca per le retrovie di Gaza

I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou   Una finestra aperta I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou

I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou

"Bar di lusso" e "bella vita": le vergognose fake news su Gaza di Francesco Santoianni "Bar di lusso" e "bella vita": le vergognose fake news su Gaza

"Bar di lusso" e "bella vita": le vergognose fake news su Gaza

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

L' anticlericalismo "woke" di chi si accorge oggi di Gaza di Francesco Erspamer  L' anticlericalismo "woke" di chi si accorge oggi di Gaza

L' anticlericalismo "woke" di chi si accorge oggi di Gaza

Ponte sullo stretto e questione meridionale di Paolo Desogus Ponte sullo stretto e questione meridionale

Ponte sullo stretto e questione meridionale

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino di Gao Jian Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Nostalgie pandemiche di Alessandro Mariani Nostalgie pandemiche

Nostalgie pandemiche

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

I burattini europei e le "garanzie di sicurezza" di Marinella Mondaini I burattini europei e le "garanzie di sicurezza"

I burattini europei e le "garanzie di sicurezza"

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Una necessità  irrinunciabile: nuovi partiti  socialisti di Michele Blanco Una necessità  irrinunciabile: nuovi partiti  socialisti

Una necessità irrinunciabile: nuovi partiti socialisti

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti