Gaza, “Massacro della farina”. CNN smonta il castello di bugie di Israele

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Una nuova inchiesta della CNN sul “massacro di farina”, avvenuto lo scorso 29 febbraio, ha confermato i racconti dei testimoni oculari palestinesi, i quali hanno ribadito come le forze israeliane abbiano aperto il fuoco su una folla di palestinesi che cercavano di ottenere sacchi di farina dai camion degli aiuti.

Il massacro, avvenuto alla rotatoria Al-Nabulsi sulla strada costiera Al-Rashid a Gaza City, ha provocato 118 morti e 760 feriti. L'esercito israeliano si è difeso sostenendo che le sue forze hanno aperto il fuoco solo per legittima difesa contro i palestinesi che si avvicinavano ai suoi carri armati ad un posto di blocco e che la maggior parte delle vittime sono state uccise per la fuga precipitosa o investite dai camion dei soccorsi circondate da una folla disperata.

L’inchiesta della CNN ha smentito questa versione, confermando che le forze israeliane hanno aperto il fuoco sulla folla, provocando poi la fuga precipitosa. "Le prove, esaminate da esperti forensi e balistici, hanno indicato che gli spari sono iniziati prima che l'IDF dicesse che il convoglio aveva iniziato ad attraversare il posto di blocco e che i colpi sono stati sparati a distanza ravvicinata dalla folla che si era radunata per mangiare". Un testimone presente sulla scena ha precisato che "il caos e la confusione che hanno portato le persone a essere colpite dai camion sono iniziati solo quando i soldati israeliani hanno iniziato a sparare". Semmai, "la maggior parte delle persone uccise sono state speronate dai camion degli aiuti durante il caos e mentre cercavano di sfuggire ai colpi di arma da fuoco israeliani".

Un altro sopravvissuto, Hamouda Zamil, ha spiegato alla CNN di essere stato colpito da colpi di arma da fuoco dopo aver ricevuto un sacco di farina da uno dei camion: "Non appena ho portato il sacco di farina e ho iniziato a camminare, [l'IDF] mi ha sparato".

Nel resoconto del media nordamericano si aggiunge che l'esercito israeliano ha pibblicato filmati degli eventi ripresi con un drone, sostenendo di dimostrare in questo modo che la fuga precipitosa sarebbe iniziata prima che le forze israeliane aprissero il fuoco, "ma la qualità e il montaggio del video rendono difficile confermare le loro affermazioni".

L'esercito israeliano ha respinto le conclusioni della CNN sul filmato completo e inedito dell'attacco.

Con il "massacro della farina" del 29 febbraio non è stata la prima volta in cui le forze israeliane hanno preso di mira i palestinesi che cercavano di ricevere aiuti alimentari per le loro famiglie affamate. Secondo l’emittente statunitense dal 25 gennaio al 21 marzo, le Nazioni Unite hanno documentato almeno 26 attacchi contro civili in attesa di aiuti alla rotatoria Al-Nabulsi su Al-Rashid Street e alla rotatoria Al-Kuwaiti su Salaheddin Street a Gaza City.

Un video del 26 febbraio ottenuto dalla CNN mostrava carri armati israeliani che aprivano il fuoco sui civili palestinesi riuniti per una consegna di aiuti lungo lo stesso tratto di Al-Rashid Street vicino a un posto di blocco. In un altro video del 28 febbraio, un uomo porta un sacco di farina sulle spalle dopo che si è udita una raffica di colpi di arma da fuoco, e i feriti vengono portati via su coperte. L'uomo si rivolge a chi filma e dice: "Devo morire [per la farina]. Dobbiamo morire a Gaza e sentirci umiliati per un sacco di farina".

Israele ha poi compiuto il massacro della farina il giorno successivo.

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