I caccia Rafale francesi battono gli F-35 negli Emirati Arabi Uniti

I caccia Rafale francesi battono gli F-35 negli Emirati Arabi Uniti

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Difesa e Intelligence è anche su Telegram. Clicca qui per entrare nel canale e restare sempre aggiornato

Nella velata competizione tra gli alleati NATO, Stati Uniti e Francia, Parigi ha apparentemente segnato un punto contro gli Stati Uniti con gli Emirati Arabi Uniti: vista la difficoltà per Abu Dhabi di acquisire i caccia F-35 prodotti dagli Stati Uniti per la contrarietà di Israele che non vuole vedere minacciata la sua superiorità militare, gli Emirati hanno concluso un accordo con la Francia per l’acquisti di Rafale F4, rinunciando definitivamente ai caccia stealth statunitensi. 

Questo sviluppo, segnala The EurAsian Times, è stato uno shock poiché solo pochi giorni fa gli Emirati Arabi Uniti avevano affermato che gli 80 Rafale acquistati dalla Francia non erano un'alternativa agli F-35 bloccati in cantiere, suggerendo una potenziale svolta da aspettarsi nel colloqui futuri.

Le relazioni tra Francia e Stati Uniti hanno subito un duro colpo quando la prima è stata esclusa dall'accordo trilaterale AUKUS (Australia-Regno Unito-USA), volto a contrastare militarmente la Cina armando la Marina australiana con sottomarini a propulsione nucleare.

Il patto non solo ha lasciato la Francia, che è anche un importante attore della politica indo-pacifica, fuori da questo accordo, ma è stato anche un affronto. L'Australia ha deciso di annullare i piani per l'acquisto di sottomarini Barracuda francesi e ha optato per quelli realizzati dagli Stati Uniti e dal Regno Unito. Questa mossa è stata intesa come un tradimento dai francesi.

La Francia all'epoca aveva cercato di rafforzare le sue relazioni con l'Australia, il più importante stakeholder nel Pacifico meridionale e, in virtù della sua posizione geostrategica, un attore chiave nella politica indo-pacifica secondo i politici francesi.

L'improvviso abbandono da parte dell'Australia dei sottomarini diesel francesi e un nuovo accordo nato senza alcuna conoscenza preliminare o coinvolgimento della Francia è stato un'umiliazione per Parigi.

Da allora i leader dei due stati hanno cercato di normalizzare i rapporti. La Francia, tuttavia, è alla ricerca di partner nella regione del Golfo Arabo, tradizionale bastione americano. È stato durante il tour nella regione del presidente francese Emmanuel Macron che è stato firmato l'accordo per 80 caccia Rafale F4 tra Parigi e Abu Dhabi. Questa è stata definita una grande vittoria per i caccia Rafale francesi.

Nella sua ricerca di diversificare le partnership militari e strategiche, la Francia ha recentemente corteggiato anche l'India, membro del blocco QUAD guidato dagli Stati Uniti. Quindi, mentre le relazioni sembrano stabilizzarsi, si ritiene che la Francia abbia deciso di seguire il proprio corso dopo essere stata snobbata da un accordo anti-cinese.

Quindi la decisione degli Emirati Arabi Uniti di fare affidamento sui Rafale francesi invece di perseguire gli F-35 viene vista come una vittoria diplomatica a Parigi e una risposta assertiva a uno dei suoi più antichi alleati, gli Stati Uniti.

Si potrebbe anche ipotizzare che la Francia abbia riempito il vuoto creato dall'indecisione degli Stati Uniti sulla vendita dell'F-35. O forse, Washington e Parigi avrebbero potuto raggiungere una sorta di intesa non ufficiale sulla cessione dello spazio a un altro, come ha fatto la Francia nel teatro indo-pacifico e gli USA nella regione del Golfo Arabo.

In  ogni caso, a cantare vittoria è Israele: con i colloqui sull'F-35 ufficialmente accantonati dagli Emirati Arabi Uniti, Tel Aviv può tornare a vantare l'impareggiabile superiorità aerea nella regione mediorientale.

Inoltre gli Stati Uniti temono che la Cina possa carpire le tecnologie utilizzate sugli F-35. “Le evidenti relazioni degli Emirati Arabi Uniti con Cina e Russia metteranno a rischio il nostro vantaggio di intelligence militare se un tale accordo verrà approvato. Non esiste alcuna garanzia o disposizione che impedisca agli Emirati Arabi Uniti di condividere questa conoscenza proprietaria”, ha affermato il New York Center for Foreign Policy Affairs (NYCFPA).

"Con l'F-35A fuori portata e lo stato di altri aerei da guerra statunitensi esportabili incerto, un caccia multiruolo europeo collaudato in combattimento è la scelta migliore: il Rafale”, ha commentato ai microfoni di The EurAsian Times l’esperto di questioni riguardanti la Difesa, Miguel Miranda.   

 

Difesa e Intelligence è anche su Telegram. Clicca qui per entrare nel canale e restare sempre aggiornato

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Potrebbe anche interessarti

Quando Mario Monti parla di "sacrifici".... di Fabrizio Verde Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington? di Giacomo Gabellini Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

"Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo di Marinella Mondaini "Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo

"Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

La dittatura del pensiero liberal di Giuseppe Giannini La dittatura del pensiero liberal

La dittatura del pensiero liberal

Toti e quei reati "a fin di bene" di Antonio Di Siena Toti e quei reati "a fin di bene"

Toti e quei reati "a fin di bene"

Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?) di Gilberto Trombetta Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?)

Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?)

Gli ultimi dati del commercio estero cinese di Pasquale Cicalese Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario di Andrea Puccio Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici? di Paolo Arigotti La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti