Il ruolo di Mc Cain nel dossieraggio contro Trump

La guerra tra i neocon e Trump è solo all’inizio. È destinata a durare tempo.

3808
Il ruolo di Mc Cain nel dossieraggio contro Trump

Piccole Note


«Informazioni compromettenti su Donald Trump, personali, economiche e anche di natura sessuale, e accuse agli uomini della sua campagna elettorale di aver complottato con il governo russo per spiare Hillary Clinton, screditarla, e farle perdere le elezioni. Sono le rivelazioni scottanti contenute in un dossier pubblicato ieri dai media americani, che se confermate potrebbero mettere a rischio la stessa presidenza».

 

«Il documento di 35 pagine è stato realizzato da un ex agente dei servizi segreti britannici, con lunga esperienza in Russia, che durante la campagna presidenziale ha lavorato per un gruppo che forniva informazioni agli avversari di Trump per abbatterlo».

 

«Questo testo è finito nelle mani del senatore repubblicano John McCain, che lo ha consegnato all’Fbi affinché aprisse un’indagine. Almeno tre collaboratori di Donald, l’ex manager della sua campagna Paul Manafort, il suo consigliere per la Russia Carter Page, e il suo avvocato Michael Cohen, sono stati indagati, ma finora non incriminati». Così Paolo Mastrolilli sulla Stampa dell’11 gennaio.

 

Nota a margine. La campagna per tentare di azzoppare Donald Trump prosegue accanita e pervicace, con stillicidio quotidiano. Questa documentazione ha tutta l’aria di essere mera spazzatura, la classica operazione di dossieraggio intossicante che, pur destinato a dissolversi, ha lo scopo di sporcare l’immagine del destinatario e fiaccarne la resistenza.

 

La cosa che più colpisce di questa operazione è il suo protagonista, non un democratico ma il repubblicano John McCain: indica quel che è ovvio agli analisti ma non al grande pubblico, ovvero che Trump dovrà guardarsi anzitutto dai suoi compagni di partito (dagli amici mi guardi Dio che dai nemici mi guardo io, recita la massima). 

 

Più che da Obama, insomma, che pure si erge a suo fiero avversario, da quegli ambiti neocon che con la sua vittoria rischiano di perdere la presa sulla Casa Bianca proprio ora che, con la vittoria della Clinton, assaporavano la conquista di tutte le chiavi del potere dopo anni di gestione indiretta (dall’11 settembre, da quando cioè “sequestrarono” il presidente George W. Bush).

 

Infatti, il dossier anti-Trump è giunto alla magistratura tramite il senatore John McCain, politico cui i neocon fanno riferimento, in particolare da quando, scoppiata la guerra in Siria, si è arrogato compiti di raccordo tra i neocon, l’amministrazione Usa e i cosiddetti ribelli siriani (indimenticabili le sue foto con tali loschi figuri, tra i quali qualcuno è sicuro di aver individuato nientedimeno che il Califfo al Baghadi… ).

 

Peraltro in un mondo normale, ovvero non consegnato alla follia, dovrebbe suscitare qualche domanda il fatto che ad accusare Trump sia una persona con simili frequentazioni. Tant’è.
 

La guerra tra i neocon e Trump è solo all’inizio. È destinata a durare tempo.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Maradona: l'eroe di Napoli e dei popoli in lotta di Fabrizio Verde Maradona: l'eroe di Napoli e dei popoli in lotta

Maradona: l'eroe di Napoli e dei popoli in lotta

Burevestnik: il game changer della Russia di Giuseppe Masala Burevestnik: il game changer della Russia

Burevestnik: il game changer della Russia

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin di Francesco Santoianni La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia di Marinella Mondaini “Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La dura realtà per i lavoratori italiani di Michele Blanco La dura realtà per i lavoratori italiani

La dura realtà per i lavoratori italiani

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti