Iran: "L'Arabia Saudita dietro gli attacchi terroristici"
La Guardia Revolucionaria dell'Iran sostiene in un comunicato che ci sia l'Arabia Saudita dietro gli attacchi terroristici a Teheran di oggi.
"Quest'attacco terrorista avviene una settimana dopo l'incontro tra il presidente degli Usa (Donald Trump) e i leader sauditi che supportano i terroristi. Il fatto che lo Stato Islamico abbia rivendicato prova che sono coinvolti negli attentati", si legge nella nota, citata da Reuters.
In precedenca il Generale Hossein Salami, vice comandante della Guardia rivoluzionaria, aveva promesso ritorsioni per l'attacco. "Non c'è alcun dubbio che avremo vendetta per gli attacchi di oggi a Teheran, sui terroristi, sui loro compari e su chi li sostiene", ha dichiarato. Lo riporta l'agenzia Mehr.
Questo mercoledì, quattro terroristi hanno attaccato il Parlamento iraniano travestiti da donne. Le autorità irianiane hanno anunciato che i terroristi sono stati tutti uccisi. L'attacco ha prodotto 12 morti e 39 feriti.
Un altro attentato ha colpito il mausoleo dello Ayatollah Kamheini. Entrambi gli attacchi sono stati rivendicati dall'Isis.
L'esperto di politica internazionale Rasoul Goudarzi ha confermato quanto annunciato dalle autorità iraniane nella nota, in un'intervista di oggi a RT
Secondo Goudarzi esistono forze esterne che cercano di creare "caos" e "instabilità" in Iran, lasciando intendere che sia l'Arabia Saudita dietro la catena di attacchi terroristici che hanno oggi colpito la Repubblica islamica.
"L'Arabia Saudita non vuole che esista un Iran stabile e sicuro che aumenti ogni giorno il suo potere e l'influenza nella regione del Medio Oriente", dove Riad "si autoproclama come il padrino di tutti gli altri paesi arabi", ha proseguito l'esperto, secondo cui gli attentati sono il frutto "di questa tensione che si vive tra Iran e Arabia Saudita". E ancora: "in un certo senso si può accusare l'Arabia Saudita di stare dietro questi attentati. Del resto, un principe saudita ha dichiarato che tutto quello che sta passando in Iraq e Siria dovrebbe estendersi al territorio iraniano".
Goudarzi ha anche fatto riferimento ad un messagio pubblicato su Twitter dal ministro degli esteri saudita, Adel al Jubeir, appena un'ora prima degli attentati contro Teheran, nel quale si indica "che l'Iran debba essere castigato per il suo appoggio al terrorismo". "Un mese fa inoltre un principe saudita ha dichiarato che quello che sta passando in Iraq e Siria, la guerra, il conflitto e le tensioni che si vivono, debbano essere estese al territorio iraniano".