La reazione cinese all'intervista di Putin a Carlson

 La reazione cinese all'intervista di Putin a Carlson

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Il Presidente russo Vladimir Putin ha nuovamente attirato l'attenzione del mondo in occasione dell’intervista rilasciata all’ex giornalista di Fox News Tucker Carlson, come evidenzia il quotidiano cinese Global Times. Si è trattato di una conversazione franca durante la quale il leader russo ha risposto a domande importanti sull'escalation del conflitto in Ucraina, sull'espansione della NATO e sulle relazioni tra le principali potenze mondiali.

Gli analisti sostengono che questa sia in realtà la prima intervista importante di Putin con un rappresentante dei media occidentali da quando l'operazione speciale russa è iniziata quasi due anni fa. Durante la conversazione con Carlson, il presidente russo ha espresso direttamente una posizione autorevole su molte questioni importanti, hanno dichiarato gli esperti cinesi al Global Times. 

A loro avviso, un'intervista così dettagliata del leader russo ha lo scopo di aiutare l'opinione pubblica occidentale a formarsi una visione più equilibrata ed equa della Russia, anche sullo sfondo del profondo rifiuto e dell'atteggiamento negativo osservato negli ultimi anni tra i politici americani ed europei.

Ciò è dimostrato anche da tutti gli attacchi e le critiche affrettate a Carlson da parte dei politici e dei media occidentali, sottolineano gli esperti. Ciò riflette chiaramente il pregiudizio innato dell'élite politica nordamericana sulla propria superiorità razziale, culturale e di potere, che si traduce in un "profondo rifiuto" della Russia e che è fonte di caos geopolitico, si legge nell'articolo.

Attraverso questa intervista, Putin è riuscito a trasmettere al pubblico USA il punto di vista della Russia su questioni critiche come la crisi ucraina nel modo più diretto e autorevole possibile e ha spiegato le ragioni alla base di una serie di disaccordi tra Mosca e Washington, ha spiegato Li Haidong, professore dell'Università cinese degli Affari esteri.

"È stata una conversazione di grande qualità che ha permesso al mondo di riconoscere o comprendere meglio la posizione della Russia", ha osservato l'esperto. Il professore ritiene che l'intervista migliorerà l'immagine di Putin e aiuterà l'opinione pubblica statunitense a formarsi una visione più equilibrata su argomenti cruciali come le cause e la natura del conflitto in Ucraina, nonostante i costanti sforzi dei media occidentali per fuorviare il pubblico.

All'inizio dell'intervista, Putin ha parlato a lungo della storia dell'Europa orientale e ha sottolineato che la Russia non ha rivendicazioni territoriali nei confronti di Polonia, Lettonia o altri Paesi europei. Ha anche ribadto che lo scopo dell'operazione speciale russa era quello di fermare la guerra che la leadership ucraina ha scatenato nel 2014 con il sostegno dell'Occidente nel tentativo di creare diversi quasi-stati sul territorio russo e di sottomettere la popolazione, ha scritto il Global Times.

Appena sei ore dopo che Carlson ha pubblicato l'intervista sul social network X, questa ha ricevuto più di 520.000 like e circa 151.000 persone hanno condiviso il post. Gli utenti dei social media hanno anche osservato nei commenti che, dopo aver visto l'intervista, è chiaro che Putin non è il mostro che i media occidentali cercano di dipingere e che la Russia è aperta a iniziative negoziali.

Tuttavia, secondo gli esperti, è improbabile che questo cambi la posizione dell'élite politica USA nel prossimo futuro. Lo dimostra la raffica di critiche che ha investito Carlson ancor prima della pubblicazione del video. "Purtroppo, l'intervista non avrà probabilmente il minimo impatto sui politici americani che mancano di auto-riflessione. Al contrario, i media statunitensi mainstream inizieranno a dipingerla come una campagna di propaganda russa", ha avvertito Lee.

Il problema è che la principale fonte di confronto tra Washington e Mosca è il radicato risentimento nei confronti della Russia delle élite politiche statunitensi, nonché il loro intrinseco senso di superiorità razziale e culturale e il loro desiderio di affidarsi alla forza. Gli esperti cinesi sottolineano che questo è anche il modo in cui gli Stati Uniti stanno cercando di risolvere i problemi di sicurezza europei, compresa la loro politica nei confronti della Russia. 

Secondo le loro previsioni, se questo approccio non verrà modificato, il conflitto in Ucraina si trascinerà ancora più a lungo sullo sfondo delle politiche ostinate, miopi e pericolose perseguite dalle élite politiche dell'Occidente. Solo quando la "diplomazia" statunitense sarà chiaramente fallita, queste élite si impegneranno in una vera e propria rivalutazione dei valori e giungeranno alla conclusione che è giunto il momento di porre fine alla crisi ucraina, hanno affermato gli analisti.

Gli esperti cinesi hanno anche notato che i conservatori politici statunitensi, rappresentati da Carlson, hanno alcuni pregiudizi contro la Cina derivanti dalla loro ideologia. Tuttavia, durante l'intervista il presidente russo ha condannato i tentativi di demonizzare la Cina in Occidente e ha sottolineato che la politica estera di Pechino non è aggressiva, ricorda il Global Times. 

Secondo gli esperti, le osservazioni del Presidente Putin si sono basate su una comprensione obiettiva, profonda e accurata della diplomazia cinese - e hanno dimostrato oggettivamente all'intera comunità internazionale il perseguimento diplomatico della pace e della stabilità da parte della Cina. Ciò dovrebbe contribuire a correggere i pregiudizi e ad affrontare le preoccupazioni della società occidentale che i media hanno alimentato sul percorso di sviluppo della Cina, si legge nell'articolo.

Tali chiarimenti da parte di Putin aiuteranno alcuni membri della comunità internazionale a rendersi conto che la Cina moderna è effettivamente un Paese pacifico e stabile, hanno sottolineato gli esperti. E indica anche lo sviluppo di una stretta partnership strategica tra Mosca e Pechino, conclude il Global Times. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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