La Russia ha distrutto il mito dell'invincibilità dei carri armati NATO

La Russia ha distrutto il mito dell'invincibilità dei carri armati NATO

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

I militari delle Forze Armate russe hanno abbattuto un secondo carro armato britannico Challenger 2 durante gli scontri nella regione di Zaporizhzhya, ha dichiarato il governatore ad interim della regione, Yevgeny Balitsky, al canale televisivo Rossiya-24.

Secondo il governatore, il veicolo corazzato britannico è stato distrutto utilizzando i sistemi missilistici anticarro Kornet. Balitsky ha osservato che il Challenger 2 è andato in fiamme fin dal primo colpo.

"In termini di potenza della corazza, questi (carri armati) non degni di nota in alcun modo. I Kornet li hanno colpiti facilmente, i nostri ragazzi hanno fatto fuori due carri armati", ha aggiunto.

Le Forze Armate russe hanno distrutto il primo carro armato Challenger 2, lo scorso martedì, 5 di settembre. 

Questa informazione è stata poi confermata dal Ministro della Difesa britannico Grant Shapps. 

Secondo il ministro, Londra non intende fornire al regime di Kiev nessun un nuovo veicolo corazzato per sostituire quello perduto.

Il video della distruzione del carro armato britannico nella zona dei combattimenti in direzione di Zaporizhzhya quando apparso in rete ha suscitato clamore e curiosità per la distruzione di un mezzo presentato come tra i più efficienti e potenti, circondato da un’aura di infallibilità al pari dei Leopard forniti dalla Germania al regime di Kiev, che bruciano anch’essi sui campi di battaglia in Ucraina. 

La fine del mito

"Il Challenger è un carro armato stealth. Tutti sapevano che era stato consegnato dagli inglesi all'Ucraina, ma nessuno lo aveva visto in prima linea. Proprio così, era tenuto in riserva, programmato per essere lanciato in battaglia dopo che le forze armate ucraine avessero tagliato la difesa russa. Quattordici "mostri" britannici avrebbero dovuto entrare a Melitopol, "facendo perdere le loro tracce”, spiega l’esperto militare russo ai microfoni di Argumenty i Fakty. 

Tuttavia, il “mito” di questi carri armati è stato distrutto dai Kornet PTRK russi. Sul momento gli esperti occidentali hanno cercato di far credere che il primo carro armato britannico distrutto avesse in qualche modo preso fuoco da solo. 

Questo per evitare che la cosiddetta supercorazza "chobham", su cui i primi ministri britannici mantengono il massimo riserbo, uscita carbonizzata dall’incontro con un Kornet russo, uscisse anch’essa distrutta come il Challenger.

"La bolla di sapone è scoppiata"

L'Occidente continua a parlare della superiorità delle sue armi, ma nessuno sembra più crederci. Ormai è davvero tanta la ferraglia occidentale sparsa nelle steppe del Donbass perché qualcuno possa prendere sul serio i mantra sull'invulnerabilità delle attrezzature della NATO. 

Come affermato dall'osservatore militare cinese Wei Dongxu e riportato da Argumenty i Fakty: “Il mito che i carri armati occidentali sono invincibili è stato sfatato da tempo, è come se fosse scoppiata una bolla di sapone”. 

Prima dei Challenger britannici a cadere sotto i colpi russi sono stati i Leopard tedeschi. L’esperto militare Alexander Ivanovsky ha spiegato alla rivista Argumenty i Fakty che i carri tedeschi dovevano essere il mezzo attraverso cui il regime di Kiev intendeva sfondare la difesa russa e dirigersi direttamente verso il Mar d'Azov. Tuttavia gli strateghi ucraini e occidentali non hanno tenuto conto dei campi minati russi. Spiega l’esperto: “Il risultato è sotto gli occhi del mondo intero. Leopard in fiamme con le torre divelte, i cingoli srotolati”. A questo punto Ivanovsky riassume così: “Un’apocallise ‘leopardiana’”. 

Non solo i campi minati si sono rivelati efficaci contro i blindati occidentali: “Anche le munizioni di sbarramento Lancet e i missili anticarro Vikhr-1 sono diventati un vero disastro per il Leopard tedesco, così come per altri carri armati ucraini. Nei canali Telegram se ne trovano per tutti i gusti: un elicottero Ka-52 colpisce un Leopard nascosto con il Vikhr-1, un drone Lancet colpisce la torretta di un tedesco mentre la colonna di carri armati è in movimento. Fuoco, fumo, detonazione di munizioni, pezzi di corazza: questo è il risultato degli attacchi aerei russi.

"Tra l'altro, le perdite degli equipaggi dei carri armati colpiti sono ingenti", aggiunge l'esperto militare. Evidenziando che al contrario di quanto affermano i tedeschi, gli equipaggi dei carri non riescono a sopravvivere agli attacchi. 

Insomma, il mito tedesco è stato sfatato.

In questa rassegna di fallimenti ucraini e occidentali c’è spazio anche per la Francia: i russi sono riusciti a catturare un AMX-10 RC francese quasi intatto, persino con il motore ancora acceso, all'inizio dell'estate alla periferia del villaggio di Novodonetskiy. "Il mezzo francese era caduto in un'imboscata di un gruppo di ricognitori russi ed era stato colpito dal fuoco di una mitragliatrice di grosso calibro”, come spiegato dal comandante del gruppo russo. 

Il comandante poi racconta in che modo il blindato è stato messo fuori uso: “Lo hanno colpito in pieno ma continuava a muoversi, così le code hanno colpito il lato sinistro e le ruote. L'ottica era rotta, probabilmente qualcos'altro era danneggiato, o forse l'equipaggio era semplicemente spaventato, così il blindato è stato abbandonato”.

Il carro armato gommato francese AMX-10 RC, di fatto, è un veicolo blindato pesante creato per le guerre coloniali in "terre d'oltremare". La corazza è antiproiettile, il cannone è da 105 mm, ma si è rivelato inadatto a operare in uno scenario come quello ucraino saturo di di mezzi anticarro da sconfiggere. 

Così, anche il mito francese è stato infranto. 

Adesso sul campo di battaglia i russi attendono con impazienza i carri armati statunitensi Abrams, considerati insieme ai Leopard 2 i migliori carri armati al mondo. 

Intanto, possiamo affermare senza tema di smentita che la Russia ha distrutto il mito dell’invincibilità dei carri armati NATO.    

 

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Potrebbe anche interessarti

Quando Mario Monti parla di "sacrifici".... di Fabrizio Verde Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington? di Giacomo Gabellini Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

"Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo di Marinella Mondaini "Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo

"Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

La dittatura del pensiero liberal di Giuseppe Giannini La dittatura del pensiero liberal

La dittatura del pensiero liberal

Toti e quei reati "a fin di bene" di Antonio Di Siena Toti e quei reati "a fin di bene"

Toti e quei reati "a fin di bene"

Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?) di Gilberto Trombetta Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?)

Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?)

Gli ultimi dati del commercio estero cinese di Pasquale Cicalese Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario di Andrea Puccio Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici? di Paolo Arigotti La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti