"La Russia non è nostro nemico". Interviste ai partecipanti del XV Forum euroasiatico di Verona

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“Purtroppo si parla tanto di energia intesa solo come elemento di ricatto” afferma Demostenes Floros, esperto in politica estera e mercati dell’energia, intervistato nell’ambito della quindicesima edizione del Verona Eurasian Economic Forum; “ma l’energia”, continua Floros, “non è analizzabile solo come elemento di ricatto, di guerra o di escalation. L’energia è anche una possibilità per poter cooperare e portare a una sorta di de-escalation nel conflitto in corso”. 

Di questo e di altri temi a cavallo tra pace, mediazione ed economia si è discusso durante il forum che, a causa delle sanzioni alla Federazione Russa, quest’anno, per la prima volta, anziché tenersi nella città scaligera, ha avuto luogo sulle rive del mar Caspio, nella capitale azera di Baku. 

La scelta della location non è stata casuale, se si pensa che l’Azerbaijan, negli anni, ha potuto vantare una politica di cooperazione tra paesi geopoliticamente diversi, preservando, complessivamente, una posizione di equilibrio, anche in questi mesi di forti tensioni e conflittualità tra nazioni che assumono posizioni militarmente e politicamente contrapposte. 

Nella due giorni, organizzata dall’associazione “Conoscere Eurasia”, autorità del mondo politico ed economico, provenienti da oltre trenta paesi diversi, si sono incontrate per riflettere insieme sul presente e sul futuro di un mondo multipolare, che sappia mettere l’uomo al centro dell’interesse comune, con superamento del sistema liberista, che tanta sofferenza continua a portare ai popoli e al pianeta.

Dunque, un forum all’interno del quale autorità e rappresentanti di varie aree del mondo si sono confrontati in una logica di dialogo, pace e tolleranza: “basta aprire la porta d’Europa, che è una porzione minuscola del Mondo, e andare fuori, per trovare una molteplicità di opinioni, civiltà e culture profonde e radicate” ha infatti affermato il fotoreporter Giorgio Bianchi, tra gli ospiti del forum, incarnando, con queste parole, lo spirito di cooperazione e apertura al confronto, emersi durante le sessioni e i dibattiti tra relatori.

Oltre a Giorgio Bianchi e a Demostenes Floros, tra gli ospiti italiani presenti, Fabio Massimo Parenti, professore alla China Foreign Affairs University, Mario Pietri, imprenditore e vicepresidente di Confimpresa e il senatore Vito Petrocelli che con coraggio, negli scorsi mesi, in veste di presidente della Commissione Esteri al Senato, si è opposto all’escalation bellica, schierandosi per lo stop all’invio di armi in Ucraina.

Il loro punto di vista sui temi trattati durante l’evento tenutosi lo scorso 27 e 28 ottobre:


Sara Reginella

Sara Reginella

Psicologa a indirizzo clinico e giuridico, psicoterapeuta, regista e autrice di reportage di guerra. I suoi lavori integrano l’interesse per le dinamiche psicologiche con l’attenzione per l’attualità e uno sguardo che mai dimentica le frange socialmente più vulnerabili.

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