"Lavoreremo per portare la guerra in Iran". La minaccia saudita è oggi realtà
"Noi non aspetteremo che la guerra arrivi in Arabia Saudita, lavoreremo per portare la battaglia in Iran." Sono le parole del secondo vice Primo Ministro e ministro della Difesa del regime saudita Mohammed bin Salman il 3 maggio scorso.
"Se i sauditi faranno qualcosa di stupido, non lasceremo nessuna zona senza attaccarla, tranne Mecca e Medina". Questa era stata la risposta del ministro della Difesa iraniano il giorno dopo.
Prima dell'attacco del fondamentalismo terrorista sunnita di oggi contro il Parlamento iraniano ci sono stati i miliardi di armi (tanti miliardi, un recordi di miliardi) promessi al regime saudita da Trump in visita ufficiale a Riad e l'embargo contro il Qatar, reo di avere una posizione dialogante con Teheran.
Il quadro è chiaro, gli elementi sono tutti a vostra disposizione. Basta solo unire i puntini...