Libia: Governo di Unità Nazionale annuncia azioni legali e diplomatiche per risolvere la questione umanitaria di Hannibal Gheddafi
Il Governo di Unità Nazionale della Libia ha preso una decisione cruciale riguardo alla questione del cittadino libico Hannibal Muammar Gheddafi. Un comitato speciale, formato con l'approvazione del Consiglio di Presidenza e guidato dal Ministro della Giustizia, ha annunciato l'adozione di misure legali e diplomatiche, in linea con le leggi nazionali e il diritto umanitario internazionale, per risolvere questa delicata questione umanitaria.
Il comitato ha recentemente contattato le autorità libanesi e il Ministro della Giustizia del Libano, cercando coordinazione e cooperazione per il rilascio del cittadino libico. Il governo di Unità Nazionale si è impegnato a seguire attentamente tutti i casi dei prigionieri libici all'estero, dimostrando così il suo impegno per garantire giustizia e tutela dei diritti umani.
Un comunicato stampa dettagliato è stato rilasciato per informare il pubblico sulla situazione in corso e sulle azioni intraprese dal governo per risolvere questa delicata questione.
Hannibal Gheddafi, 47 anni, è detenuto in Libano dal 2015. Dopo la morte del padre nel 2011, si era rifugiato in Siria dove era stato sequestrato da sconosciuti che volevano avere notizie sulla sorte dell’imam Musa al Sadr, il leader sciita irano-libanese scomparso nel 1978 in Libia. Hannibal in seguito era stato liberato dalle forze di sicurezza libanesi per poi essere rinchiuso in un carcere. Le sue condizioni di salute sono peggiorate dopo aver iniziato uno sciopero della fame e aver rifiutato l'assunzione di alcuni farmaci.
Secondo l’emittente televisiva “Al Hadath”, parte del network panarabo di proprietà saudita “Al Arabiya”, le condizioni di Hannibal Gheddafi sono peggiorate.