"L'Ungheria vuole la pace e difendere le famiglie", Orbán dichiara stato emergenza per situazione in Ucraina

"L'Ungheria vuole la pace e difendere le famiglie", Orbán dichiara stato emergenza per situazione in Ucraina

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha dichiarato lo stato di emergenza nel Paese a causa della situazione in Ucraina.

Orbán ha spiegato che il conflitto ucraino rappresenta una grave minaccia per il suo paese, aggiungendo che il mondo intero è sull'orlo di una crisi economica. Il combinato disposto delle conseguenze della pandemia e del conflitto in Ucraina sull’economia sono infatti potenzialmente devastanti. Per questo, ha sottolineato, l'Ungheria deve stare fuori da un'ipotetica guerra e proteggere, con tutti i mezzi possibili, la sicurezza economica della sua popolazione.

Infatti il leader ungherese, recentemente rieletto, ha rifiutato di accodare il suo paese alle sanzioni e agli embarghi su gas e petrolio russo perché si tratta di misure che avrebbero danneggiato in primis il popolo ungherese.

Il provvedimento, approvato oggi dal parlamento ungherese, entrerà in vigore questa mezzanotte e darà all'Esecutivo “spazio di manovra e capacità di reazione immediata” alle conseguenze della guerra, ha spiegato Orbán. 

Secondo Bloomberg, il governo ungherese dovrebbe annunciare le sue prime misure emergenziali a partire da domani.

Da parte sua, la presidente ungherese, Katalin Novák, ha firmato un emendamento alla Legge fondamentale per ampliare la possibilità di applicare lo stato di emergenza in caso di conflitto armato, stato di guerra o catastrofe umanitaria in un paese vicino.

"Gli ungheresi vogliono vivere al sicuro e questo è ciò che i leader del Paese devono garantire", ha dichiarato. "L'Ungheria vuole la pace, quindi sto anche lavorando per garantire che gli effetti della guerra abbiano il minor impatto possibile sulla vita quotidiana delle famiglie ungheresi", ha aggiunto la presidente.

A Budapest ci sono governanti che pensano in primis a proteggere gli interessi del paese e del popolo. A Roma invece si accettano supinamente i diktat atlantici nonostante questi vadano in netto contrasto agli interessi nazionali e colpiscano la popolazione. Il risultato è che l’Italia si trova sulle posizioni dei fascisti polacchi. Ma per qualcuno il fascista sarebbe Viktor Orbán. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Potrebbe anche interessarti

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti