Contatti tra Israele e Arabia Saudita per la creazione di legami economici
Israele e l'Arabia Saudita sono in trattative per creare legami economici, hanno rivelato fonti nordamericane e arabe.
Si tratta di un tentativo di sviluppare relazioni in varie fasi, che possono iniziare con un permesso per le aziende israeliane di stabilirsi nella nazione araba o un'autorizzazione alla compagnia 'El Al Israel Airlines' di utilizzare lo spazio aereo saudita per i propri voli, ha riferito, oggi, il quotidiano britannico Times, citando diverse fonti.
Anche se al momento le autorità israeliane non si sono pronunciate in merito alla questione, mentre funzionari vicini al regime dell'Arabia Saudita hanno negato questa notizia, dicendo che è solo un desiderio dell'Amministrazione Trump.
Nonostante non intrattengono relazioni diplomatiche per l'espulsione da parte di Israele della maggior parte della popolazione palestinese (Nakba) nel 1948, i regimi di Riyadh e Tel Aviv stanno avviando i primi passi verso l'approfondimento dei loro legami e anche in direzione di una coalizione.
In realtà entrambi stanno rinunciando, come fatto per anni, alla loro tradizionale politica di mantenere segrete le loro stretti legami. Negli ultimi mesi, è stato rivelato che dal 2014 Riyadh e Tel Aviv hanno avuto incontri in almeno cinque occasioni, per allearsi contro l'Iran.
Alla fine di febbraio, il ministro israeliano degli Affari Militari, Avigdor Lieberman, ha invitato i paesi arabi come l'Arabia Saudita, a creare un'alleanza di Difesa arabo-israeliana simile alla NATO per affrontare l'Iran.
L'idea di creare la cosiddetta 'NATO araba', che potrebbe condividere le informazioni con il regime israeliano è stata sollevata e sostenuta da Trump, una figura ostile all'Iran. Il Presidente degli Stati Uniti durante la sua controversa visita a maggio per l'Arabia Saudita ha invitato i paesi arabi a lavorare insieme per "isolare" l'Iran, accusandolo di "sostenere il terrorismo".
L'Iran, pioniere nella lotta contro il terrorismo, ha smentito tutte queste accuse, mettendo in discussione la doppia morale di Washington per la questione del terrorismo, mentre è ben noto il ruolo attivo del suo alleato saudita nella promozione di questo flagello.