"Non ci sono prove che la Russia abbia condizionato le elezioni Usa"
Il direttore della National Intelligence degli Stati Uniti (DNI), James R. Clapper, e il direttore del Federal Bureau of Investigation (FBI), James Comey, sono stati ascoltati martedì in una sessione davanti al Senato dedicata alle accuse sul presunto ruolo degli 'hacker' russi nelle elezioni presidenziali che hanno visto il trionfo di Donald Trump.
Clapper ha ribadito che i risultati del rapporto di intelligence hanno pubblicato venerdì scorso "non valutano l'impatto delle attività russe nei risultati delle elezioni".
Clapper ha poi chiarito che non vi è alcuna prova che la Russia abbia modificato l'esito del voto, né, come si legge in qualche media degli Stati Uniti, nel processo di conteggio dei voti. "Siamo certi che il Presidente Putin abbia ordinato nel 2016 una campagna di influenza contro le elezioni presidenziali degli Stati Uniti", ha affermato Clapper. Ed ha aggiunto che l'obiettivo di questo piano è stato quello di "minare la percezione nel processo democratico americano, sminuendo il Segretario Clinton e danneggiando il suo potenziale elettorato".
Clapper ha poi accusato RT di utilizzare per il rilascio di "criminali messaggi" che hanno contribuito a questa presunta campagna. Il direttore dell'intelligence ha anche detto che la Cina è attiva nello spionaggio informatico negli Stati Uniti, anche se si tratta di un altro processo di dati "passivi" senza "scopi politici". "I russi sono unici", ha detto Clapper, che ha avvertito che la Russia avrebbe influenzato l'elezione di "un paio di dozzine di altri paesi."
Quano gli è stato chiesto se era giusto equiparare RT a CNN, MSNBC o Fox News come ha fatto Michael Flynn, consiglere della sicurezza per Donald Trump recenetemente Clapper ha detto ai senatori che "RT prende ordini diretti dal governo russo. Penso che sia ben diverso dalla CNN". Dopo aver affermato che il canale "è molto influente in Europa", sostiene Clapper questo: "credo che ci sia un canale RT anche qui". E' curioso come il capo dell'intelligence non sappia se sia presente o meno il canale che il suo governo sostiene essere stato al centro di un'azione illegale volta ad alterare le elezioni presidenziali. Siamo alle comiche della post-verità.