PCP: Patriottismo e internazionalismo sono inseparabili

1986
PCP: Patriottismo e internazionalismo sono inseparabili

di Albano Nunes | da “Avante!”, Settimanale del Partito Comunista Portoghese (PCP)

Traduzione di Marx21.it



Patriottismo e internazionalismo sono inseparabili. Un partito comunista che sottovaluti il quadro internazionale della sua lotta e dimentichi i suoi doveri di solidarietà con gli altri popoli, cade in un ristretto nazionalismo e si condanna all'isolamento e alla sconfitta. Un partito comunista che non ritenga che il suo primo dovere internazionalista è la lotta nel proprio paese, perde il legame con le masse e cade nell'agitazione parolaia inconseguente.


In Portogallo viviamo una situazione politica particolarmente originale, in controcorrente rispetto a quanto sta accadendo all'esterno, in questa Europa. La sconfitta e il ritiro del governo di coalizione PSD/CDS ha avuto risultati che, per quanto è possibile e necessario, è giusto valorizzare. Tuttavia, senza una rottura con decenni di politica di destra e con i vincoli esterni, non sarà possibile assicurare lo sviluppo economico, il progresso sociale e la sovranità del Paese. La politica patriottica e di sinistra che il PCP promuove, è indispensabile per un Portogallo con futuro.





Naturalmente, non è indifferente il contesto mondiale in cui si sviluppa la nostra lotta. Nel 1974 il rapporto di forze sul piano internazionale, il processo di distensione in Europa promosso dall'Unione Sovietica e l'alleanza con la lotta dei popoli africani contro il colonialismo portoghese, avevano favorito la Rivoluzione di Aprile. Oggi, al contrario, viviamo le conseguenze della scomparsa dell'URSS e del campo socialista e i tempi sono quelli della resistenza e dell'accumulazione delle forze. Ma attenzione. L'attendismo e la rinuncia alimentati dalla classe dominante per neutralizzare e distruggere le forze rivoluzionarie raccoglierà frutti solo tra coloro che hanno dimenticato le lezioni del passato – il cammino della rivoluzione è fatto di avanzate e ritirate, di vittorie e sconfitte, ma segue sempre una linea ascendente – e hanno smarrito la prospettiva del socialismo.


Nel celebrare il Centenario della Rivoluzione d'Ottobre con la parola d'ordine “Socialismo, necessità di oggi e del futuro”, il PCP combatte le falsificazioni anticomuniste della Storia e riafferma con convinzione i suoi ideale e progetto comunisti. E non lo fa per volontarismo, ma basandosi sull'analisi delle contraddizioni e dei limiti storici del capitalismo e della necessità del suo superamento rivoluzionario. E sottolineando che, nonostante tutte le apparenze pessimistiche,  i grandi pericoli dell'offensiva dell'imperialismo coesistono con reali potenzialità di sviluppi progressisti e rivoluzionari.


Difendere la sovranità nazionale affrontando le ingerenze dell'imperialismo, siano esse dell'Unione Europea, della NATO, del FMI o di qualsiasi altra istanza sovranazionale, è un dovere fondamentale. L'idea alimentata dalla comunicazione sociale dominante e dalla narrazione governativa secondo cui il Portogallo sarebbe condannato all'impotenza di fronte alle dinamica della globalizzazione imperialista deve essere combattuta con fermezza. Rappresentando un compito patriottico irrinunciabile, la difesa della sovranità nazionale è anche il migliore contributo alla lotta antimperialista e alla causa universale della liberazione dei lavoratori e dei popoli. E' il modo migliore di celebrare il significato internazionale e il valore internazionalista della Rivoluzione d'Ottobre.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Burevestnik: il game changer della Russia di Giuseppe Masala Burevestnik: il game changer della Russia

Burevestnik: il game changer della Russia

La triste deriva del movimento pro-Pal di Michelangelo Severgnini La triste deriva del movimento pro-Pal

La triste deriva del movimento pro-Pal

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin di Francesco Santoianni La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia di Marinella Mondaini “Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Cina e Russia non temono più l'Occidente di Michele Blanco Cina e Russia non temono più l'Occidente

Cina e Russia non temono più l'Occidente

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti