Perché il capo della CIA è andato in Argentina?

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Ancora movimenti degli USA in Argentina. Mercoledì pomeriggio, il direttore della Central Intelligence Agency (CIA), William Burns, è arrivato a Buenos Aires in visita senza preavviso per tenere una serie di incontri con alti funzionari del governo argentino, guidato dall’ultraliberista Javier Milei.

Al momento sono confermati gli incontri con il capo di stato maggiore, Nicolás Posse, e il presidente dell'Agenzia federale di intelligence (AFI), Silvestre Sívori, ai quali ha partecipato anche l'ambasciatore statunitense in Argentina, Marc Stanley, secondo quanto riporta C5N. 

Sebbene non sia stato reso noto un ordine del giorno ufficiale, si stima che tra le questioni affrontate ci sarà il monitoraggio delle politiche di sicurezza e delle azioni intraprese per combattere i gruppi descritti da Washington come "terroristi" che operano in America Latina, la protezione da possibili attacchi informatici e la cooperazione bilaterale in materia di intelligence, sottolinea TN.

Burns, nominato dal presidente Joe Biden nel 2021, è un diplomatico di lungo corso che gli esperti considerano "il direttore più potente che la CIA abbia mai avuto nei suoi 76 anni di storia", osserva il giornale, il che potrebbe essere interpretato come un ulteriore appoggio della Casa Bianca a Milei, sebbene non sia stato confermato alcun incontro tra il funzionario statunitense e il presidente.

La visita del capo della CIA anticipa quella programmata per il mese di aprile di Laura Richardson, capo del Comando Sud degli Stati Uniti. Segno inequivocabile che gli Stati Uniti fanno grosso affidamento sul nuovo governo argentino di Milei per portare avanti la propria agenda, leggi i propri interessi, in America Latina.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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