Prof. Jeffrey Sachs: "Siamo sulla strada della Terza Guerra Mondiale e nulla ci viene spiegato. Nulla ci viene detto"
Intervenendo nella trasmissione di Judge Napolitano, "Judging Freedom", il professore della Columbia University e oggi, a nostro parere, la voce più lucida sul panorma internazionale, Jeffrey Sachs, ha sintetizzato alla perfezione il momento storico che stiamo vivendo.
Vi proponiamo la traduzione di uno stralcio per noi molto importante.
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"Siamo sulla strada della Terza Guerra Mondiale in questo momento: nulla ci viene spiegato, nulla ci viene detto, e non abbiamo scelte.
La CIA arriva, conduce i briefing e si parte con l'escalation militare.
L'opinione pubblica è profondamente scontenta, gli studenti vengono picchiati, i docenti arrestati perché non se ne può parlare.
Sono un professore ebreo della Columbia University.
Non si tratta di antisemitismo; si tratta di un massacro che sta avvenendo a Gaza in questo momento e che non piace al popolo americano.
Il popolo non gradisce la nostra complicità e sta protestando: ecco di cosa si tratta.
Ma in questo momento non ci comportiamo in modo ragionevole, nemmeno per discutere onestamente di queste cose, per conoscere i fatti, o per avere udienze in cui il nostro esecutivo sia chiamato a rispondere del suo comportamento dinanzi al Congresso.
Questo era uno dei ruoli fondamentali che il Congresso avrebbe dovuto svolgere.
È ridicolo pensare che oggi funzioni così: non è così.
Io so che non è così.
Non c'è alcun tipo di responsabilità.
Ci sono briefing a porte chiuse e poi, se ci si rivolge a un deputato o a un senatore, come faccio spesso, questi rispondono: "Beh, Jeff, non dovrei parlare di queste cose. Sono sicuro che capisci".
Nel frattempo, i nostri alleati della NATO stanno parlando di trasferire truppe in Ucraina e la Russia sta effettuando esercitazioni nucleari tattiche proprio in questi giorni.
È una follia.
Questo è ciò che si legge sulla via della Prima Guerra Mondiale, quando poche persone decidevano il destino del mondo.
Avevamo affermato che, essendo una repubblica, non sarebbe potuto accadere qui, ma a partire dal 1947 è accaduto ripetutamente.
È l'anno del National Security Act; è l'anno in cui siamo diventati segreti, e ora non possiamo ritenere il nostro governo responsabile perché tutto è riservato".