Ron Paul e gli "hacker russi": "Hanno inventato questo scandalo politico per coprire la loro sconfitta"
In un'intevista concessa a RT, Ron Paul commenta lo scandalo degli hacker russi che avrebbero preso di mira la campagna elettorale americana e ricorda come sia stata proprio l'intelligence americana a mentire portando il paese nella guerra in Iraq. "Ci hanno ingannato ed il risultato è stata un tragedia". "Ho tutte le ragioni per essere scettico su ciò che i nostri servizi segreti dicono. Penso che la maggior parte di ciò che sentiamo qui negli Stati Uniti sia legato alla politica. Queste persone sono molto deluse di non aver vinto le elezioni e, di conseguenza, hanno inventato questo "scandalo politico". Non credo che le prove confermino quello che sostengono gli autori di quel rapporto. E' solo per demagogia politica".
Nel presentare l'intervista sul sito online del suo Istituto, Ron Paul scrive di "non essere un sostenitore del Presidente Eletto Trump, io sono un sostenitore della verità. Quando si tratta delle accuse sul presunto hacking russo sono d'accordo con Julian Assange che sostiene che semplicemente non c'è alcuna evidenza o prova che sia stata fornita.
Dalla fine della seconda guerra mondiale fino al 2000, il governo degli Stati Uniti ha interferito in 81 diverse elezioni in tutto il mondo. "Forse noi americani dovremmo concentrarci su ciò che il nostro governo fa invece di fomentare problemi con estranei per vantaggi politici"
Di seguito l'intervista: