«Il capitalismo non è sostenibile», la denuncia del Ministro degli Esteri di Cuba all'assemblea ONU

«Il capitalismo non è sostenibile», la denuncia del Ministro degli Esteri di Cuba all'assemblea ONU

Nel suo discorso tenuto in occasione della 71° Assemblea Generale dell’ONU, il diplomatico cubano ha sottolineato le gravi iniquità che caratterizzano il mondo attuale

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«Il capitalismo non sarà mai storicamente o ambientalmente sostenibile», così si è espresso davanti all’assemblea dell’ONU il Ministro degli Esteri di Cuba, Bruno Rodríguez. Il dirigente cubano ha inoltre posto in risalto l’importanza di pace e sviluppo, aggiungendo che l’umanità ha bisogno di «creare una cultura di pace e giustizia come base di un nuovo ordine mondiale».

 

Nel suo discorso tenuto in occasione della 71° Assemblea Generale dell’ONU, il diplomatico cubano ha sottolineato le gravi iniquità che caratterizzano il mondo attuale. «L’80% della popolazione mondiale possiede solo il 6% della ricchezza, mentre l’1% più ricco usufruisce della metà delle risorse del pianeta. Non meno di 795 milioni di persone patiscono la fame cronica e 18.000 bambini muoiono quotidianamente a causa della povertà». Noi aggiungiamo che nessuno di questi bambini è cubano. 

 

Bruno Rodríguez affronta anche uno dei temi più scottanti, quello della guerra, o per essere più precisi delle politiche di guerra e aggressione portate avanti dagli Stati Uniti insieme ai vassalli riuniti nella NATO. Il ministro cubano denuncia che la volontà di Washington di espandere la NATO sino ai confini russi provocherà «una corsa agli armamenti». 

 

Il Ministro degli Esteri cubano ha denunciato il blocco economico e finanziario che «continua a danneggiare gravemente il popolo cubano». Al pari delle sanzioni «ingiuste e unilaterali contro il popolo russo» applicate dai paesi europei. 

 

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