"Un'Europa ridotta in macerie dai burocrati come Dijsselbloem"

2784
"Un'Europa ridotta in macerie dai burocrati come Dijsselbloem"

Jeroen Dijsselbloem, ministro delle Finanze dei Paesi Bassi e presidente dell’Eurogruppo, ha detto alla Frankfurter Allgemeine Zeitung che "i paesi in crisi" dovrebbero attenersi agli obiettivi di disavanzo fissati dalla Commissione europea e mostrare la stessa solidarietà degli stati della zona euro del nord durante la crisi finanziaria.

"Come socialdemocratico, per me la solidarietà è estremamente importante", ha detto Djisselbloem. "Ma quelli che la chiedono hanno anche doveri. Non posso spendere tutti i miei soldi in liquori e donne e poi supplicare aiuto. Questo principio si applica a livello personale, locale, nazionale ed anche europeo ".

 In un comunicato, il governo portoghese ha detto che i commenti di Dijsselbloem erano "assolutamente inaccettabili" e ha chiesto le sue dimissioni.

"Un sacco di persone si rendono conto che il presidente dell'Eurogruppo non è in grado di rimanere alla testa dell'Eurogruppo e il governo portoghese condividide questo punto di vista".

 Il Ministro delle Finanze del Portogallo, Augusto Santos Silva, ha detto che le dichiarazioni di Dijsselbloem erano “molto spiacevolo” e l'ha invitato a dimettersi.

“Sembra che il presidente dell'Eurogruppo abbia speso tutti questi anni senza capire che cosa è realmente accaduto a paesi come il Portogallo, la Spagna o l'Irlanda”, ha detto Silva. Ha aggiunto “Lui non può rimanere come capo dell'Eurogruppo.”

Martedì il  presidente del Partito socialista europeo, Gianni Pittella, ha descritto i commenti del Ministro olandese come "vergognosi e scioccanti."

"Dijsselbloem è andato ben al di là utilizzando argomenti discriminatori contro i paesi dell'Europa meridionale", ha detto. "Non ci sono scuse o ragioni per l'utilizzo di tale linguaggio, soprattutto da qualcuno che si suppone sia un progressista".

Dijsselbloem è presidente dell'Eurogruppo dal gennaio 2013 e è stato rieletto per un secondo mandato nel luglio 2015. Tuttavia, il partito laburista di cui Dijsselbloem è membro è andato molto male alle elezioni della scorsa settimana e lui quasi certamente non rimarrà ministro delle finanze.

Pittella ha detto che "non era la prima volta" che Dijsselbloem ha espresso opinioni ", che sono apertamente in contraddizione con la linea della famiglia progressista europea."

"Mi chiedo se veramente una persona che ha queste credenze può ancora essere considerato adatto ad essere presidente dell'Eurogruppo", ha aggiunto

Il gruppo M5s Europa in una nota: "Dijsselbloem rassegni immediatamente le dimissioni da presidente dell'Eurogruppo: le sue dichiarazioni sui Paesi del Sud sono gravi e vergognose È inaccettabile che il presidente, in carica dal 2013, e con in mano le chiavi della moneta unica, si esprima in questi termini. La visione di Europa di Dijsselbloem è ben evidente nelle politiche di questa Unione: una presunta superiorità economica, morale e anche culturale, dei Paesi del Nord a danno di quelli del Sud. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un'Europa ridotta in macerie dai burocrati come Dijsselbloem".

 Luis de Guindos, collega spagnolo di Dijsselbloem nelll'Eurogruppo, ha detto che il commento è stato "sfortunato" ma che era sicuro che Dijsselbloem fosse dispiaciuto.  Martedì nel corso di un'audizione del Parlamento europeo  Dijsselbloem non si è scusato per il suo commento "infelice" ribadendo che la solidarietà europea deve basarsi sul rispetto delle regole. Quando Ernest Urtasun, un deputato catalano, ha riletto il suo commento, Dijsselbloem ha detto: "Conosco la mia dichiarazione, è uscita da questa bocca."

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi "I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Eurosuicidio: lo spengleriano tramonto dell'Europa di Giuseppe Masala Eurosuicidio: lo spengleriano tramonto dell'Europa

Eurosuicidio: lo spengleriano tramonto dell'Europa

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il (vero) partito della guerra di Paolo Desogus Il (vero) partito della guerra

Il (vero) partito della guerra

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La rimozione dell'esistente di Giuseppe Giannini La rimozione dell'esistente

La rimozione dell'esistente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La realtà è diversa dalle notizie false di Michele Blanco La realtà è diversa dalle notizie false

La realtà è diversa dalle notizie false

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e lo stato di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e lo stato di Israele

Il PD e lo stato di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti