Vladimiro Giacché: "Angela Merkel paga per il populismo che ha alimentato"

"E' il momento di iniziare ad avere uno sguardo un po' più sobrio e disincantato su questa Unione Europea dalle regole così asimmetriche e caratterizzata da processi di decisione così poco democratici e trasparenti."

3453
Vladimiro Giacché: "Angela Merkel paga per il populismo che ha alimentato"


Sul futuro della Germania abbiamo pubblicato ieri questa analisi approfondita di Federico Nero che vi invitiamo a leggere.

Nell'articolo si sottolineava in particolare:



 

Il prossimo governo tedesco sarà fragile e di breve durata, quello successivo sarà rigido e per niente disposto a riformare l’Eurozona in senso solidale. Chissà, forse il 2018 sarà l’anno in cui alla fragilità delle elezioni italiane si aggiungerà quella delle elezioni anticipate della non più stabile Germania. Elezioni, chissà, senza Angela Merkel.

Ogni giorno che passa il futuro dell’Eurozona e dell’Unione europea diventa sempre più instabile.


Leggi: E ora in Germania (e nell'Unione Europea) che succede?



Sulla questione tedesca, molto interessante oggi è un'intervista dell'economista e esperto delle vicende interne della Germania, Vladimiro Giacché su il Sussidiario. Giacché dichiara: "Gramsci diceva che "il demagogo è la prima vittima della sua demagogia". Il populismo che la Cdu ha colpevolmente alimentato in questi anni, continuando a sostenere che l'Europa era un peso di cui si sobbarcavano l'onere i contribuenti tedeschi, pagando per le "cicale" del sud Europa, si è ritorto contro chi lo ha alimentato."

Angela Merkel, secondo Giacché, non ha affrontato correttamente i problemi della zona euro e ha preferito alimentare l'idea che la causa dei problemi fossero gli altri e non la deflazione salariale e le politiche mercantiliste aggressive del suo paese. E poi la conclusione di Giacché offre un interessante parallelo con l'Italia: "Abbiamo appena perso l'Ema in un sorteggio. E' uno smacco politico gravissimo. Innanzitutto dovremmo chiederci perché noi, paese con il terzo Pil europeo, abbiamo preso gli stessi punti di un paese come l'Olanda. La risposta può risiedere solo nella nostra debolezza politica. Che — possiamo ben dirlo in un momento in cui il Paese egemone forse è costretto a tornare a votare per la seconda volta in pochi mesi — non ha nulla a che fare con la nostra presunta instabilità politica, e molto, invece, con la nostra subalternità politica nel consesso europeo. Dovremmo tutelare in modo ben diverso i nostri interessi. E cominciare a chiederci se l'evidente disfunzionalità delle regole europee sia frutto del caso o no, e se comunque non si debba preferire all'ideologia europeista uno sguardo un po' più sobrio e disincantato su questa Unione Europea dalle regole così asimmetriche e caratterizzata da processi di decisione così poco democratici e trasparenti."

Qui per leggere tutta l'intervista di Giacche' a firma Federico Ferraù

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

RADIO GAZA - puntata 4 - “A costo della vita, non lasceremo Gaza” di Michelangelo Severgnini RADIO GAZA - puntata 4 - “A costo della vita, non lasceremo Gaza”

RADIO GAZA - puntata 4 - “A costo della vita, non lasceremo Gaza”

Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo di Francesco Santoianni Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo

Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente di Francesco Erspamer  Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente

Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente

Il vocabolario è saturo di Paolo Desogus Il vocabolario è saturo

Il vocabolario è saturo

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino di Gao Jian Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vladivostok. La risposta di Putin ai "volenterosi" di Marinella Mondaini Vladivostok. La risposta di Putin ai "volenterosi"

Vladivostok. La risposta di Putin ai "volenterosi"

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Stipendi e differenze, un confronto tra Italia e Germania di Michele Blanco Stipendi e differenze, un confronto tra Italia e Germania

Stipendi e differenze, un confronto tra Italia e Germania

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti