Wolfgang Streeck (Max Planck Institute): "La guerra è persa, ma i nostri governi si rifiutano di ammetterlo"

Wolfgang Streeck (Max Planck Institute): "La guerra è persa, ma i nostri governi si rifiutano di ammetterlo"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

Wolfgang Streeck, direttore emerito del Max Planck Institute for the Study of Societies di Colonia, intervenendo il 24 febbraio 2024 al simposio organizzato da New Statesman per l'anniversario dei due anni dall'inizio del conflitto ucraino, ha offerto questa riflessione che vi presentiamo.

Queste le sue parole:

La guerra è persa, ma i nostri governi si rifiutano di ammetterlo. Fingono invece che possa ancora essere vinta - anzi, che debba essere vinta per evitare che "Putin" marci verso la Finlandia, la Svezia, gli Stati baltici e infine Berlino. Due anni fa ci era stato promesso che al più tardi entro oggi la Russia sarebbe stata completamente sconfitta, economicamente, militarmente e politicamente. Ma le nostre sanzioni si sono ritorte contro, non c'erano abbastanza carri armati Leopard II e i satelliti di Elon Musk hanno perso di vista il mondo a terra. La Russia potrebbe non avere più alcun motivo per tornare ai negoziati di pace iniziati a Minsk o a Istanbul. Può invece guardare gli americani che tornano a casa, come fanno sempre quando le cose vanno male, e osservare la disintegrazione dell'Ucraina. È ora di chiedersi chi ha portato gli ucraini in questo pasticcio - chi ha detto all'estrema destra ucraina che la Crimea sarebbe stata di nuovo loro? Per evitare queste domande, la classe politica europea è disposta a lasciare che il massacro continui sulla linea del fronte ucraino congelato - cinque anni, dieci anni - nessun problema, saranno solo gli ucraini a combattere. Ma cosa succede se si rifiutano di stare al gioco e di morire per i "nostri valori"?


La guerra è persa. Lo spiega con straordinaria sintesi uno dei principali studiosi tedeschi, ma il messaggio è duro ad arrivare ad una classe politica, quella europea, che ha scelto di perseverare nel suicidio imposto dagli Stati Uniti. Fino alla fine.


Quando Mario Monti parla di "sacrifici".... di Fabrizio Verde Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington? di Giacomo Gabellini Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

"Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo di Marinella Mondaini "Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo

"Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

La dittatura del pensiero liberal di Giuseppe Giannini La dittatura del pensiero liberal

La dittatura del pensiero liberal

Toti e quei reati "a fin di bene" di Antonio Di Siena Toti e quei reati "a fin di bene"

Toti e quei reati "a fin di bene"

Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?) di Gilberto Trombetta Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?)

Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?)

Gli ultimi dati del commercio estero cinese di Pasquale Cicalese Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario di Andrea Puccio Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici? di Paolo Arigotti La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti