Non c'è mai stato un ultimatum alla Grecia. Jean Claude Juncker
In una conferenza stampa convocata a Bruxelles, il presidente della Commissione europea Jean-Claude ha affrontato la questione della crisi con Atene e ha difeso la posizione negoziale dell'Ue e il programma "equo ed equilibrato" proposto alla Grecia. Proposta "di crescita e sviluppo", secondo Juncker, respinta dalla Grecia che ha abbandonato "unilateralmente" i negoziati.
"Non è uno stupido pacchetto di austerità, ma va oltre le misure fiscali e propone una chiara strada da seguire per il futuro".
“Ho fatto tutto quello che potevo e non mi merito le critiche che mi stanno rivolgendo. Lo stesso vale per il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem”, ha detto Juncker.
Juncker ha ripetuto più volte che il popolo greco "deve essere informato della verità e dei contenuti della proposta dei creditori".
"Si sente parlare di ultimatum, di accordo da prendere o lasciare, si è sentito parlare di ricatto. Dopo venerdì ancora una volta noi eravamo determinati per lavorare al miglior accordo possibile. Questo slancio è stato spezzato in modo unilaterale con l’annuncio del referendum. Non è stata detta tutta la verità. Far giocare una democrazia contro tutte le altre non aiuta nessun cittadino greco e nessun cittadino europeo. I cittadini chiamati alle urne devono poter vedere più chiaramente la posta in gioco" .
Juncker ha concluso chiedendo al popolo greco di votare "si" al referendum: "Chiederò al popolo greco di votare sì perché dal voto del popolo greco emergerà un segnale per la Grecia e per gli altri paesi membri".