Christine Lagarde critica degli sforzi della Grecia

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I creditori internazionali della Grecia hanno approvato lunedì 29 luglio l'ultima tranche del programma di salvataggio da 4 miliardi circa. Dopo settimane di tensioni, critiche e proteste popolari per le misure imposte dalla troika, Atene otterrà un totale di 5,7 miliardi – compreso la quota da 1,8 miliardi del Fmi – in diverse rate, in modo da vigilare sull'effettivo adempimento dei tagli nel settore pubblico, delle privatizzazioni e della riforma delle imposte richieste dai creditori. La Germania, il principale contributore europeo all'erogazione degli aiuti ha aspettato fino alla fine prima di dare il suo assenso per accertarsi che Atene procedesse con le riforme promesse. 
I creditori internazionali continuano a lamentarsi della lentezza con cui il governo Samaras procede. Una valutazione da parte della Commissione europea lunedì ha dichiarato che le riforme nel settore pubblico, privato e le privatizzazioni richieste devono essere rafforzate. Anche il segretario del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, è stata critica degli sforzi greci. “Il progresso sulle riforme strutturali ed istituzionali non è ancora commisurato con i problemi che si trova di fronte la Grecia”. Riferendosi in particolare al settore pubblico – dove Atene taglierà 150 mila posti di lavoro tra il 2010 ed il 2015 - Lagarde ha dichiarato che le misure “dovrebbero focalizzarsi nell'assicurarsi l'uscita di personale non qualificato per creare un nuovo staff con capacità qualificate”.

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