Mosca apre un'inchiesta per genocidio della popolazione di lingua russa in Ucraina
Ordini finalizzati alla completa distruzione dei cittadini di Donetsk e Lugansk
Il Comitato investigativo russo ha avviato un procedimento penale contro la leadership militare e civile dell'Ucraina, accusando gli alti funzionari di "genocidio" contro la popolazione di lingua russa nel sud est dell’Ucraina durante il conflitto di quest'anno. Lo riporta Rt.
Secondo gli inquirenti russi, "persone non identificate della più alta leadership politica e militare del paese, le Forze Armate dell'Ucraina, la Guardia Nazionale e Settore Destro hanno dato gli ordini finalizzati alla completa distruzione di cittadini di lingua russa che vivono nel territorio delle repubbliche auto-proclamate di Donetsk e Lugansk".
Come risultato di queste azioni circa 2.500 persone sono morte, ha detto Vladimir Markin, portavoce del comitato investigativo russo. L'inchiesta ha accertato che i cittadini di lingua russa sono stati uccisi durante gli attacchi con i sistemi lancia razzo multipli Grad e Uragan, i razzi d'aviazione, i missili tattici Tochka-U e altri tipi di armi offensive pesanti ", ha detto.
Un totale di più di 500 edifici residenziali, nonché strutture sociali locali, compresi gli ospedali e le scuole, sono state danneggiate dal 12 aprile, ha detto il comitato investigativo.
Si è stimato che oltre 300.000 residenti locali sono stati costretti a lasciare le loro case e chiedere asilo in Russia.
Le regioni del sud-est dell'Ucraina hanno storicamente una maggioranza di lingua russa, molte delle quali hanno legami culturali e familiari con la Russia.