Gli obblighi della Germania
La soluzione per uscire dalla crisi dell'euro? Berlino dovrebbe aumentare i salari del 20%
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Nell'interessante dibattito apertosi recentemente tra Ryan Avent, Tyler Cowen, e Karl Smith sull'Economist su come la politica espansionistica della Bce potrebbe aiutare la periferia, Paul Krugman in uno degli ultimi post sul suo blog The consiesce of a liberal critica l'approccio di Cowen.
In Karl Smith on the liquidity leak sul blog Marginal revolution, Cowen si preoccupa di come tali politiche possano comportare ad una grande inflazione in Germania e non determinare nessuna ripresa in Portogallo. L'autore, sottolinea il premio Nobel per l'economia, non coglie così il punto nevralgico del dibattito, vale a dire il fatto che i due paesi non sono un'unica entità ma sono in competizione diretta tra di loro ed addirittura la Germania è il principale mercato d'esportazione del Portogallo. Secondo Cowen l'aumento salariale sulla Germania risolve solo uno dei problemi dell'eurozona, vale a dire lo squilibrio dei prezzi tra Portogallo e Germania, ma non risolve il problema principale, vale a dire che i salari nominali portoghesi sono relativamente troppo alti. Quest'ultima affermazione, spiega Krugman, deve essere contestualizzata riprendendo una affermazione di Rudi Dornbusch: ci vogliono due nominali per fare un reale. E la risposta chiaramente è che i salari portoghesi sono troppo alto rispetto a quelli della Germania.
In Karl Smith on the liquidity leak sul blog Marginal revolution, Cowen si preoccupa di come tali politiche possano comportare ad una grande inflazione in Germania e non determinare nessuna ripresa in Portogallo. L'autore, sottolinea il premio Nobel per l'economia, non coglie così il punto nevralgico del dibattito, vale a dire il fatto che i due paesi non sono un'unica entità ma sono in competizione diretta tra di loro ed addirittura la Germania è il principale mercato d'esportazione del Portogallo. Secondo Cowen l'aumento salariale sulla Germania risolve solo uno dei problemi dell'eurozona, vale a dire lo squilibrio dei prezzi tra Portogallo e Germania, ma non risolve il problema principale, vale a dire che i salari nominali portoghesi sono relativamente troppo alti. Quest'ultima affermazione, spiega Krugman, deve essere contestualizzata riprendendo una affermazione di Rudi Dornbusch: ci vogliono due nominali per fare un reale. E la risposta chiaramente è che i salari portoghesi sono troppo alto rispetto a quelli della Germania.
Qual è la soluzione? Dato che il Portogallo non può competere con la Germania in questa situazione attuale, Krugman risponde che bisognerebbe aumentere del 20% i salari di tutti i lavoratori tedeschi, in modo che l'euro perderebbe di valore rispetto al dollaro ed altre monete e le esportazioni portoghesi diverrebbero nuovamente competitive in tutto il mondo, incluso all'interno della Germania.
Si tratta di un assunto abbastanza ovvio in teoria economia, ma dato il livello attuale del dibattito e le affermazioni di Cowen, forse no. Come argomenta correttamente Ryan, la differenza fondamentale tra le relazioni economiche di Germania e Portogallo e, per esempio, Stati Uniti/ El Salvador (per prendere a riferimento uno dei paesi dell'America centrale che hanno scelto di legare la propria moneta al dollaro) è che i due paesi europei condividono una moneta e, conclude Krugman, questo crea degli obblighi per la Germania. Che piaccia o meno a Berlino.
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