Evo Morales: "Gli Usa hanno inviato loro esperti in Bolivia per sabotare il referendum"
12 esperti di social networking sono stati inviati in Bolivia per fare una "guerra sporca" e modificare l'esito del referendum costituzionale.
L'accusa è del presidente della Bolivia, Evo Morales, che ha denunciato giovedi come il governo degli Stati Uniti abbia inviato 12 esperti di social network per promuovere la campagna contro il referendum costituzionale nel mese di febbraio. Lo riporta Telesur.
"Continuo a ricevere informazioni in tal senso. Ieri mi hanno confermato che dodici esperti statunitensi sono stati inviati in Bolivia per sconfiggerci attraverso i social network ", ha detto il presidente.
Morales ha precisato che gli inviati erano cittadini colombiani, costaricani e statunitensi entrati nel paese via terra "per non essere controllati dall'ufficio migrazione e promuovere la guerra totale durante la campagna."
Il Presidente ha detto che il suo partito era dato vincente "con oltre il 60 per cento" dei voti ed è stato molto sorpreso dai risultati dell'ultima tornata.
"Molti di noi hanno fiducia nel continuare a vincere. I social network e i media ci hanno battuto", ha detto.
Ma la sconfitta della riforma costituzionale è solo il primo tempo. "Il secondo tempo saranno le elezioni (2019) e lì vedranno chi siamo, perché questo processo continuerà. E' la gente, ed è inarrestabile", ha detto.