Il liberista Macri getta la maschera: «Se avessi svelato le mie intenzioni, nessuno mi avrebbe votato»
Il presidente dell'Argentina rivela di aver mentito in campagna elettorale circa le sue reali intenzioni per non perdere voti
Mala tempora currunt per il popolo argentino. Il ritorno del neoliberismo nel paese si è tradotto in miseria crescente, aumenti di tutte le tariffe, disoccupazione, inflazione fuori controllo e salari fermi al palo. Il tutto accompagnato da un’ondata repressiva volta a arrestare il crescente malcontento sociale.
Il presidente Mauricio Macri ha gettato definitivamente la maschera, affermando candidamente, in occasione della chiusura del congresso dell’Associazione Cristiana dei Dirigenti d’Impresa, che «se vi avessi detto un anno fa quello che avrei fatto, sicuramente avreste votato per rinchiudermi in un manicomio».
Parole non nuove per il popolo argentino, visto che Carlos Menem - uno degli uomini che ha condotto l’Argentina al disastro - dopo aver vinto le elezioni con la promessa di aumentare i salari e realizzare una rivoluzione produttiva, ebbe a dichiarare: «Se avessi rivelato quello che volevo fare, non mi avrebbe votato nessuno». Evidentemente la menzogna spudorata è una pratica comune tra i politici di orientamento neoliberista.