Rivelazioni dal Telegraph: La Grecia ha già pronto il piano dracma e nazionalizzazione delle banche.

Fonti governo di Atene: "Ciò che è certo è che non saremo un protettorato dell'Europa"

20115
Rivelazioni dal Telegraph: La Grecia ha già pronto il piano dracma e nazionalizzazione delle banche.

 
Il governo greco si sta preparando a nazionalizzare le banche del paese e potrebbe creare una sua nuova moneta nazionale per pagare i debiti regressi. Questo a meno che i paesi membri della zona euro non abbandonino le richieste di austerità per il nuovo programma di salvataggio in corso di trattative tra i funzionari delle “istituzioni” e quelli di Atene. Lo riportano varie fonti del governo ellenico riportate da Ambrose Evans-Pritchard sul Telegraph.
 
Scrive poi l'Independent come il partito al governo Syriza potrebbe anche a breve decidere di non rispettare le pendenze con il Fondo Monetario Internazionale previste per la prossima settimana. Un alto funzionario del governo ha detto al The Daily Telegraph: “Siamo un governo di sinistra. Se dobbiamo scegliere tra un default del FMI o un default del nostro popolo è molto semplice. Potremmo arrivare ad un processo per gli arretrati con il FMI. Ciò causerà un furore nei mercati e significa che l'orologio inizia a spuntare molto più veloce".
 
Riferendosi poi ai creditori: “Vogliono spingerci in un'umiliazione rituale e forzarci al sequestro. Stanno cercando di spingerci in una posizione in cui o ci rassegniamo al default del nostro popolo o firmiamo un accordo che è politicamente tossico per noi. Se questo è il loro obiettivo, lo faranno senza di noi”, ha dichiarato la fonte al Columnist del quotidiano britannico.
 
Altre fonti al Telegraph hanno aggiunto che Atene sta già lavorando ad un piano emergenziale, se i negoziati con i creditori stanno fallendo. “Chiuderemo le banche e le nazionalizzeremo e poi emetteremo cambiali se dobbiamo. Sappiamo quello che significa tutto questo. Ma ciò che è certo è che non saremo un protettorato dell'Europa”.
 
Queste cambiali, prosegue Ambrose Evans-Pritchard, sarebbero potenzialmente una nuova forma di moneta. La dracma è stata formalmente rimpiazzata dall'euro nel 2002 dopo due anni di tassi fissi precedenti e potrebbe quindi a breve essere reintrodotta.
 
Un'altra fonte da Atene ha dichiarato come i funzionari europei hanno l'obiettivo di screditare il governo Syriza per cosstringerlo ad arrendersi e delegittimarlo politicamente. “Vogliono imporci i controlli di capitale e causare un collasso creditizio, a meno che i lgoverno diventi così impopolare che fallisca”, ha dichiarato la fonte interna. “Vogliono che rappresentiamo un esempio per dimostrare che nessun governo all'interno della zona euro non abbia il diritto di muoversi in modo libero. Non credono che ce ne andremo mai o che il popolo greoco ci sosterrà, ma si sbagliano su entrabi i fronti”.   
 
Come nota Zero Hedge, un fallimento di pagamento di una pendenza con il Fmi o con la Bce nei prossimi giorni provocherà un default in 30 giorni. A quel punto la nazionalizzazione delle banche e la reintroduzione di una moneta parallela sarebbero inevitabili. Secondo le fonti citate dal Telegraph se al governo di Atene sarà costretto di scegliere tra il pagamento delle pensioni e dei servizi essenziali o i debiti con il Fmi, il processo di ritorno alla dracma subirà una forte accelerazione. La Grecia non ha i fondi necessari per ripagare i 458 milioni di euro con il Fmi per il 9 aprile e coprire le pendenze salariali e di Welfare il 14 aprile. La data delle grandi decisioni per Tsipras si avvicina. Tsipras che la prossima settimana sarà a Mosca... 
 
 
Questo è quello che la Grecia deve a chi e quando (fonte Zero Hedge)

 
E questo è quello che potrebbe accadere a breve, molto a breve:



 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese di Giuseppe Masala La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

L'impegno della Cina per la pace e lo sviluppo del mondo   Una finestra aperta L'impegno della Cina per la pace e lo sviluppo del mondo

L'impegno della Cina per la pace e lo sviluppo del mondo

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google di Francesco Santoianni I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace di Michelangelo Severgnini Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti