"La Grecia: il topo da laboratorio della troika"

Costas Douzinas sulle modalità di resistenza a disposizione delle popolazioni

5585
"La Grecia: il topo da laboratorio della troika"

di Alessandro Bianchi

Costas Douzinas. Director of the Birkbeck Institute for the Humanities all'università di Londra e Columnist per il Guardian. Autore di The End of Human Rights: Critical Legal Thought at the Turn of the Century Philosophy and Resistance in the Crisis

- Professore nel suo ultimo libro "Philosophy and resistance in the crisis", Lei sostiene come la ribellione ed i movimenti contro l'austerità emersi dal 2011 rappresentino l'unica speranza per una nuova Europa, equa e solidale. L'ultima elezione in Germania sembra però frenare ogni speranza. Il cambiamento è davvero possibile?
 
È possibile. E dobbiamo combattere perchè avvenga. Naturalmente le difficoltà sono immense. Da questo punto di vista, l'esito delle elezioni tedesche è stato più importante per noi, paesi del Mediterraneo, che per la Germania stessa. Del resto, se invece della Merkel avessero vinto i socialisti di Steinbruck non sarebbe cambiato praticamente niente, hanno le stesse idee.
Si commette spesso l'errore di collegare l'Unione Europea al mercato, ma non è cosi. Nel nostro continente sono radicate le tradizioni, i valori ed i principi migliori al mondo: ci sono le idee universali che derivano dal Risorgimento, dalla Rivoluzione francese e dall'Illuminsmo radicale. Come ha scritto Braudel in un suo libro meraviglioso, il Mediterraneo è il mare degli spiriti perchè le navi che partivano da Genova o Venezia non trasferivano solo merci, ma soprattutto idee ed uomini. Devono riemergere. La battaglia epocale è sui valori e non sul mercato. 
Le politiche di oggi incentrate sulle scelte dettate dal "marco" stanno prevalendo, è vero. E se non saremo in grado di far rivivere queste migliori tradizioni connaturate ad i nostri paesi, l'Unione Europea morirà. Da questo punto di vista la vittoria di Angela Merkel può essere paradossalmente una nota positiva per i paesi del sud, proprio perché accelera l'urgenza della loro rivendicazione.

- Ma chi dovrebbe farli riemergere se i partiti tradizionali di sinistra hanno abbracciato quelli del liberismo?
 
La grave responsabilità storica della sinistra della crisi attuale è proprio quella di non avere più a riferimento i valori di solidarietà, libertà, fraternità ed uguaglianza che esistevano alla fondazione dell'Unione Europea, quando l'idea di giustizia sociale, prosperità redistributiva e diritti umani erano tre pilastri di riferimento. Oggi non abbiamo più la prosperità, con la crisi economica che sta rendendo povero una parte importante del continente, ma anche i concetti di solidarietà e quelli di redistribuzione non fanno più parte della dialettica politica. Perché mai un elettore inglese o uno tedesco dovrebbe decidere di votare per il Labour o il Psd se le loro politiche sono solo una versione sbiadita di quelle neo-liberali di Merkel e Cameron?
 
- Però si tratta di una scelta suicida per i socialisti europei, come dimostra anche l'implosione del Pasok in Grecia. Perché continuare?
 
I partiti tradizionali di sinistra stanno collassando per il tradimento ideologico verso la base storica dopo la svolta liberale, ma anche per un cambiamento sociologico epocale a cui stiamo assistendo che non sono in grado di percepire e preferiscono rimanere legati ad i vecchi schemi. Mentre i vecchi partiti comunisti trovavano nella fabbrica, nel luogo fisico del lavoro, le loro radici, il modello del lavoro è oggi cambiato ed in una società basata sui servizi, sulle reti e sulla multimedialità, la materialità della prestazione si è dissolta. Sta emergendo in modo forte un modello di democrazia diretta contro la gerarchizzazione tipica del passato. L'idea chiave è di ripensare la relazione tra il cittadino e le organizzazioni socio-economiche: i blog, internet ed i vari social network dimostrano come la mediazione e l'idea centralizzata dell'organizzazione sociale siano destinati a scomparire. Nel mondo dell'economia, che ci piaccia o no, siamo subito ed in modo diretto interconnessi senza l'intermediazione che in passato poteva essere ad esempio il sindacato. Anche in politica il passaggio che si compirà è lo stesso, perché non si può più a delegare ad altre persone, organizzazioni o associazioni. Si tratta di una sfida epocale su come influire in modo organico sull'evoluzione socio-economica del paese e la sinistra tradizionale non l'ha compreso.
 
- Syriza rappresenta in Grecia un elemento di rottura significativo rispetto a questa tradizione. Il suo leader Tspiras è stato recentemente candidato dalla sinistra europea a concorrere per la presidenza della Commissione. E' lui il "faro" da cui ripartire?

L'esperienza di Syriza è emblematica per comprendere l'evoluzione politica in atto in Europa ed in un certo senso può essere comparata con quella del Movimento cinque stelle in Italia.

Continua a leggere: http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=6&pg=5729
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte) di Giuseppe Masala Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

In diretta dalla Striscia di Gaza dal Teatro Flavio a Roma di Michelangelo Severgnini In diretta dalla Striscia di Gaza dal Teatro Flavio a Roma

In diretta dalla Striscia di Gaza dal Teatro Flavio a Roma

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Il resettaggio bellico del sistema-mondo di Geraldina Colotti Il resettaggio bellico del sistema-mondo

Il resettaggio bellico del sistema-mondo

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti