Assad: Le forze armate siriane sono pronte ad affrontare un possibile intervento turco-saudita
Il presidente siriano Bashar al-Assad, ha dichiarato, oggi, in un'intervista all'AFP, che le forze siriane sono pronte a far fronte ad un possibile intervento militare da parte della Turchia e dell'Arabia Saudita in Siria.
Los corso 4 febbraio il portavoce militare di Riyadh, generale di brigata Ahmad al-Asiri, ha annunciato che il suo paese è pronto a partecipare a qualsiasi operazione di terra guidata dagli Stati Uniti sul suolo siriano.
D'altra parte, l'Iran, la Russia e il governo siriano hanno messo in guardia per le conseguenze di una incursione di terra verso la Siria, senza il consenso di Damasco. Il ministro degli esteri siriano, Walid al-Moallem, ha avvertito che la Siria sarà contro ogni incursione di terra su loro suolo e invierà gli aggressori alle loro casa nelle bare.
In un altro punto dell'intervista, il presidente siriano ha respinto le accuse delle Nazioni Unite (ONU) contro il suo governo per presunti crimini di guerra commessi nelle sue operazioni antiterrorismo.
L'ONU ha accusato la Siria di atrocità come "sterminio" di prigionieri, ma Al-Asad ha replicato che tali denunce "obbediscono ad un'agenda politica (...) non ci sono prove."
Il presidente siriano ha precisato anche che l'obiettivo principale delle forze siriane è quello di recuperare tutti i territori occupati da parte di gruppi terroristici, ma riconosce che questo potrebbe richiedere molto tempo a causa del loro sostegno ai paesi come la Turchia e la Giordania alle bande estremiste.
Sulla situazione attuale della lotta contro il terrorismo, ha evidenziato che lo scopo principale della battaglia di Aleppo è quello di tagliare le linee di rifornimento di armi e supporto logistico da Turchia ai gruppi terroristici.