La Grecia nell'era della troika: un milione senza accesso alla sanità, ritorno della malaria e il 43% di mortalità infantile in più
Le conseguenze scioccanti dei tagli dell'austerità alla sanità in Grecia secondo un rapporto su The Lancet
In un rapporto per il giornale medico inglese The Lancet, una serie di studiosi ha pubblicato una serie di dati impietosi sul livello del sistema sanitario greco dopo la scure imposta dalla troika. I tagli alla sanità hanno determinato un notevole aumento del tasso di mortalità, un aumento del livello di infezione HIV tra i drogati - da 15 casi nel 2009 a 484 in 2012 - il ritorno della malaria, oltre a un'impennata del tasso di suicidi. Riporta la notizia l'Independent.
Gli autori accusano nello specifico il governo greco e la troika di voler negare la scala di sofferenza inferta alla popolazione greca. Tra il 2009 e il 2011, si legge nel rapporto, il budget per gli ospedali greci è stato tagliato del 25% e le spese pubbliche sui farmaci si è più che dimezzato, con il risultato che alcune medicine non sono semplicemente più a disposizione dei malati. Un tasso di disoccupazione in continua crescita in un paese dove l'assicurazione sanitaria è legata allo status di lavoratore, prosegue il rapporto, ha portato oltre 800,000 persone ad essere senza copertura di Welfare o accesso alla sanità. In alcune aree, organizzazioni umanitarie come Médecins du Monde sono dovute intervenire per fornire il servizio sanitario minimo alle persone più a rischio.
Tra il 2008 e il 2011, inoltre, c'è stato un agghiacciante incremento del 21% delle morti pre parto, attribuibile ad un minor accesso ai servizi prenatali. La mortalità infantile è poi cresciuta del 43% tra il 2008 e il 2010. “L'esperienza della Grecia dimostra come esista la necessità assoluta di valutare l'impatto sanitario di tutte le politiche portate avanti dai governi nazionali e dall'Unione Europea”, ha concluso il rapporto.